1. Alla scala dopo la grande epidemia


    Data: 06/10/2018, Categorie: Etero Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    ... normale. La gonna le cadde sul fianco e contorcendosi un po' sul sedile, le radici delle cosce biancheggiarono scoperte dal movimento, ma al loro centro non apparve nessun delicato pizzo come lui si era aspettato. Trattenendo il respiro, alzò lo sguardo e vide quel sorriso stupendo e birichino lampeggiare sul volto di lei... e capì che lo scintillio intravisto era stato prodotto dagli umori filanti, liberi di scorrere dalla nuda fessura di lei. Il suo cazzo rispose spingendo dolorosamente contro le falde dei pantaloni.
    
    Abbassando la gonna, lei sorrise, era come il gatto che ha preso di mira un succulento pescione. Uscendo dalla stazione lui non riusciva più a toglierle le mani dal culo, cercando di sollevarle la gonna per dare una seconda occhiata, lei si voltò e lo baciò in pieno sulle labbra, premendo forte il suo corpo contro di lui, stava cominciando a bagnarsi molto.
    
    "Siamo arrivati" disse lei finalmente, indicando il cancello di ferro che chiudeva l'accesso al proprio vialetto. Afferrandola per la vita, lui la sollevò leggermente prendendola di sorpresa, la resse in altro dando un calcio laterale al cancello e lo attraversò lasciandolo sbattere dietro di sé. L'appoggiò sul muro esterno della casa, sollevandole la gonna intorno alla vita e baciandola forte, spingendo la lingua nella sua bocca calda e accogliente, la tenne in posizione con una mano mentre l'altra mano scorreva dal ginocchio in alto verso la parte superiore della coscia fino a quando non arrivò al ...
    ... reggicalze e afferrò la morbida, pelle abbronzata sotto di questo. Lei sentì quelle mani affamate e sentì di amare la loro fermezza, che le spremeva le carni più tenere. Prese a roteare il culo mentre premeva i fianchi contro di lui rispondendo alle sue forti e urgenti spinte e si allungò in cerca del suo cazzo. Lui la lasciò finalmente scivolare giù coi piedi per terra e ridacchiando di se stesso, della sua totale perdita del controllo le allargò le gambe. Le calze e le bretelle non ostacolavano i suoi movimenti, le abbassò le braccia sollevando e fermandole la gonna intorno alla vita, fece mezzo passo indietro consentendo ai suoi occhi di posarsi su di lei nuda, figa, indifesa... Era stata senza mutandine per tutta la sera e lui non lo sapeva, le labbra della sua figa erano state facilmente raggiungibili per tutto il tempo... pensandoci non riuscì a resistere dal far scorrere le dita lungo il morbido pube liscio e mentre le sue dita tracciavano righe sopra la sua fessura, questa rispondeva all'istante, bagnando le sue mani. Lei mugolò mentre inclinava la testa contro il muro gemendo di piacere mentre lui le strofinava il clitoride gonfio, facendo scivolare una e poi due dita nel suo minuscolo buco d'amore bagnato, le cui pareti amava sentire stringersi intorno a lui. I gemiti di lei si fecero più veloci e superficiali mentre lui le strofinava il punto G amando la sensazione dei suoi succhi caldi che gli scorrevano sulle dita. Con i palmi delle mani appoggiati al muro lui si ...
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