1. Alla scala dopo la grande epidemia


    Data: 06/10/2018, Categorie: Etero Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    Finalmente a quasi un anno dall'inizio della Grande Epidemia la Scala riapriva i battenti e lei aveva programmato da tempo per quell'occasione l'incontro.
    
    Avrebbero potuto incontrarsi già da un paio di mesi, da quando le restrizioni e i controlli sugli spostamenti inter-regionali erano stati revocati, ma avevano rinviato di giorno in giorno, dapprima per paura che in un solo istante tutto ciò che avevano costruito e condiviso in mesi e mesi di isolamento, da quando si erano conosciuti per caso in rete, potesse svanire in un solo deludente momento. Poi lei aveva avuto la grande fortuna di veder coronato il desiderio che nutriva da quando si era trasferita a Milano: essere una delle privilegiate spettatrici di una prima alla Scala. Una delle sue sceneggiature era stata premiata dalla RAI con due biglietti in platea, fra i posti d'onore. Così aveva istantaneamente deciso che ci sarebbe andata con Lui. Avevano perciò, in trepido accordo, atteso quel giorno per poter finalmente toccare materialmente chi, nelle lunghe sere e notti dei mesi della solitudine, era stato testimone, complice ed artefice di decine e decine di orgasmi, reciprocamente auto-procurati, nella illusoria intimità di una chat.
    
    Sapeva che Lui non era appassionato di teatro ed era commossa dal fatto che fosse così disposto ad andarci con lei. Sorridendo a se stessa mentre agganciava ciascuno dei due ganci sul retro del suo nuovo corpetto in raso nero e pizzo, non poté fare a meno di immaginare che faccia ...
    ... Lui avrebbe fatto, nel vederlo, alla fine della serata. Indossò le calze lisce, color 'nude nude', sulle lunghe gambe abbronzate, assicurandosi di allungare bene la seta e darle quel tipico tocco sul polpaccio e di nuovo su, fino ad allacciarle alle bretelle che le scendevano giù dalla vita. Si osservò allo specchio: il suo sesso era così bello incorniciato sotto il corpetto e fra le bretelle, era innamorata di quel ciuffetto sbarazzino che sovrastava la vulva per il resto liscia e perfettamente depilata. Guardò il suo minuscolo perizoma nero ...Avrebbe o non avrebbe dovuto indossarlo? .... Le ci volle qualche istante per decidere, e poi seppe di aver preso la decisione giusta, la prova l'avrebbe avuta più tardi quella sera.
    
    I piedini scivolarono nelle scarpe scollate dai tacchi scamosciati neri, semplici, eleganti, alti da accentuare i polpacci tonici e le cosce lisce, le bretelle seguivano la curva del suo sedere rotondo. Non aveva mai indossato reggicalze prima, abituata alle autoreggenti in pizzo, ma ora, mentre si passava le dita sul ventre, sui fianchi, lungo una coscia, riusciva a capire come quelle semplici calze, nel tempo non avessero perso nemmeno un atomo del loro fascino. La facevano sentire una ragazza super sexy, specialmente con i tacchi.
    
    Guardandosi allo specchio aggiunse gli ultimi ritocchi, un leggero spruzzo di profumo sulle ascelle, tra le tette rotonde e appena sopra il suo morbido e liscio monte di venere. Aggiunse degli orecchini pendenti e il ...
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