1. Fantasie avverate (quarta parte)


    Data: 04/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    ... la testa leggermente all’indietro, Salvo continuava ad accarezzarle la fica e lei neanche ascoltava i nostri discorsi, guardandola dallo specchietto vidi che stava gemendo.
    
    Guidavo e mi aggiustavo le gambe sul sediolino, la mia erezione mi dava fastidio nella posizione da seduto.
    
    Poi ad un certo punto Salvo smise di fare quello che stava facendo e si avvicinò da dietro a me, avvicinando le sue dita sotto il mio naso, sentii l’odore degli umori di mia moglie!
    
    “La tua Anna ha una fragranza unica”; e mi strinse il braccio.
    
    Anna si era ripresa dai piccoli spasmi che il nostro Amico le aveva dato e cominciò a chiacchierare con me, come se quel che era successo poco prima non fosse mai accaduto; questo spirito mi piaceva.
    
    Non vi nascondo che ancora adesso, quando sono solo nei miei momenti e mi masturbo, le uniche immagini che si riflettono nella mente sono le scene simili che io e la mia dolce moglie abbiamo vissuto.
    
    Arrivammo al posto, sembrrava una grande villa su più piani, circondata da tanto verde; aveva un muro di cinta molto alto e un viottolo che saliva su verso la struttura che era stata adibita a ristorante.
    
    Salvo mi fece fermare all’inizio del viottolo, scese e apri lo sportello a mia moglie, le porse la mano e l’aiutò a scendere, poi rivolto a me mi disse di proseguire fino alle spalle del fabbricato, lì c’era il parcheggio; ricordo che rimasi un po’ confuso quando mi disse di andare a parcheggiare la macchina mentre lui accompagnava mia moglie ...
    ... all’interno, ma vidi Anna che non face neanche una piega, accettò il braccio di Salvo e si avviarono su per il viottolo, senza neanche dirmi una parola.
    
    Quella cosa per me fu un pugno allo stomaco, era la prima volta che un altro uomo gestisse il rapporto tra me e mia moglie, dicendomi cosa fare e dove andare; provavo sentimenti strani, un misto di rabbia e eccitazione, una cosa nuova per me; non avevo messo in conto che avrei vissuto anche quegli stati d’animo particolari, non vi nascondo che in un paio di momenti avevo pensato di mollare tutto, ma oramai il passo era stato fatto, non potevo più tornare indietro.
    
    Trovai il parcheggio e risalii la strada, salendo su verso il Caseggiato.
    
    Quando entrai notai subito l’eleganza del posto, c’era una reception nella sala d’accoglienza e poi un arco che portava alla sala ristorante, tavoli con coperti bianchi e sedie rivestite; mi venne incontro un uomo con la divisa da cameriere che mi disse di seguirlo, senza che gli dicessi niente, mi stava aspettando.
    
    La sala era piena per metà, al centro c’era un piccolo rialzo della pavimentazione a cui si accedeva con due scalini, era la parte più In; fu lì che vidi ad uno dei tavoli centrali mia moglie in compagnia del nostro amico.
    
    Li vidi prima io, Salvo giocava con un dito sul braccio di mia moglie; appena Anna mi notò, scansò la mano di Salvo, a nascondere quello che avevo visto.
    
    Il tavolo era rotondo, le loro sedie erano vicine, la mia no.
    
    Quando mi sedetti cercai di ...
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