1. Aveva un visetto normale


    Data: 09/02/2018, Categorie: Etero Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu

    ... veloci e appassionati. Poi le mie mani si aggrappano dietro di lei, sollevandola. É un fuscello, un dolce peso che sollevo quasi senza sforzo, per cambiare posizione. Adesso la giro, per avere una visione piena della sua splendida schiena… e del suo posteriore… Lei è inginocchiata sul letto mentre io sono in piedi, e continuo i miei movimenti, sempre più possenti e in profondità. Raggiungiamo insieme il climax con un dolce sospiro di piacere e ci buttiamo sul letto, esausti ma soddisfatti. Ci abbracciamo in un silenzio complice e rimaniamo così, senza parlare, per un po, continuando a guardarci negli occhi ed a baciarci con complicità. Poi io vedo l’altra bottiglia di chardonnay, ormai calda…non vale la pena berlo, ma ho un’idea migliore. La faccio sdraiare con le gambe leggermente allargate sul bordo del letto e mi inginocchio con la bocca davanti al suo fiore profumato. Con una mano verso il contenuto della bottiglia sul suo monte di Venere, in modo da farlo scorrere verso la mia bocca che, assetata, lo beve direttamente dall’interno della sua rosa, in fiamme dopo la battaglia appena vinta. Evidentemente le provoco brividi di piacere, ai quali risponde alzandosi in piedi e costringendomi a fare altrettanto. Si inginocchia di fronte a me solo per accogliermi nella sua bocca e per ridare subito vita al guerriero stanco e battuto. Lui la ringrazia riempiendola repentinamente con l’ingombro della sua eccitazione. Sarebbe bello finire così, nella sua bocca, ma io ho ben altro ...
    ... per la testa. Esco da lei e faccio in modo da farla girare. Di nuovo ho la vista del suo delizioso cuscino che tanto sconvolge i miei sensi. Ho ancora un po’ di spumante e lo utilizzo per lubrificare il buchetto non ancora esplorato. Lei intuisce le mie intenzioni non proprio candide, e mi tranquillizza, guardandomi con un sorriso complice e malizioso. Incoraggiato, mi dirigo verso di lei e comincio a spingere piano, piano ma con decisione. Sofia è rilassata, quasi come se si fosse aspettata una conclusione del genere. Sono tutto dentro di lei… per la prima volta qualcuno è dentro di lei nei suoi anfratti più segreti e privati. Ma questo non la disturba, anzi… Comincia ad assecondare i miei movimenti rilassandosi sempre più e regalandomi sensazioni indescrivibili. La afferro dai fianchi mentre si appoggia al materasso. Siamo entrambi in piedi e io non riesco a togliere gli occhi di dosso dalla sua schiena, dal suo culetto ormai completamente mio… Il mio culetto d’oro. Minuti che sembrano ore in un continuo movimento in cui sembra si sia perduta la nozione del tempo, la coscienza, la ragione. Il fondersi in un essere unico in cui due volontà coincidono nell’unico fine, selvaggio ma al tempo stesso dolce, antichissimo ma sempre attuale, in cui un uomo e una donna si desiderano al di là della ragione e della coscienza. Ci addormentiamo sfiniti, l’uno tra le braccia dell’altra. Al mio risveglio sono solo in camera mia, a mille chilometri di distanza. É stato solo un sogno. Sento il ...