La Baronessa Zelda
Data: 03/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... potevano difenderla all’infinito da un esercito e soprattutto era sconosciuta, selvaggia e disabitata. Quello era il luogo ideale per ricominciare. Il Principe divenne così il Principe della Valle e libero da costrizioni costruì quella nuova società secondo i suoi gusti ed i suoi maniacali principi che si tramandarono nei secoli con piccoli aggiustamenti. Nel momento in cui si svolge questa storia la società della Valle si era grandemente sviluppata, ma era come all’inizio rigidamente suddivisa in caste. In cima c’erano i nobili, erano una dozzina di famiglie, quelle che erano sopravvissute alla fuga, che si erano divisi tra loro tutta la terra della valle. Poi c’erano i burocrati con le loro famiglie che svolgevano l’importante ruolo di amministrare e far osservare le regole, in queste attività venivano impiegate una cinquantina di persone, alcuni lavoravano e vivevano a corte, altri nel villaggio. Seguivano i soldati, quelli in servizio permanente erano un centinaio ed avevano essenzialmente funzioni di polizia e di controllo del passo, nessuno poteva entrare o uscire dalla valle; a questi uomini si aggiungevano quando era necessario i guardiani di cui ogni nobile disponeva, ne avevano almeno una decina a testa. Poi i commercianti e gli artigiani, fabbri, sarti, conciatori, ed altri ancora, con i loro aiutanti erano in tutto alcune centinaia di persone e con le loro famiglie erano quasi un migliaio, vivevano essenzialmente nel villaggio che sorgeva al centro della valle ...
... sulla riva del lago. Infine gli schiavi che tra donne e uomini erano diventati più di duemila, più della metà della popolazione della valle, la maggior parte di loro lavorava nei campi e nelle piccole miniere, il resto, soprattutto le donne svolgevano servizi domestici presso i nobili e presso le famiglie dei burocrati e degli artigiani. Anche presso le guarnigioni dei soldati lavoravano diverse schiave e parecchi schiavi. La valle era lunga trenta miglia e all’inizio, subito dopo il passo che avevano trovato, era quasi altrettanto larga, poi mentre risaliva verso le pendici dei monti che la circondavano si restringeva. Il Principe scelse per sé la metà in alto della valle e divise tra i suoi nobili i rimanenti terreni. Ogni nobile costruì sulla propria terra e generalmente alla pendice dei monti, la propria casa, all’inizio si trattò poco più che di un rifugio, poi nel tempo sorsero belle case di pietra circondate da grandi parchi e più lontano furono sistemati gli alloggi comuni delle schiave, separati da quelli degli schiavi, si trattava degli schiavi che facevano i contadini o lavoravano nelle miniere, perché quelli che avevano funzione di domestici vivevano nelle case dei padroni. Vicino agli alloggiamenti degli schiavi, ma nettamente separato sorgeva il borgo feudale, poche case, dove vivevano i guardiani degli schiavi con le loro famiglie, gli amministratori del feudo e qualche artigiano. Su un lato della valle, verso la metà, in riva al lago trovò posto il villaggio dove ...