1. La Baronessa Zelda


    Data: 03/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... cominciava a sciogliersi, si lamentava sempre, ma iniziava a capire chi comandava e qual era il suo compito. Anche l’altro schiavo si dava da fare aveva cominciato con il mordicchiare il collo di Rona e poi piano piano leccandola sulla schiena era sceso verso la sua fonte di piacere. Rona era riversa su un lato e la fessura occhieggiava indecente nel mezzo delle gambe. Lo schiavo la trovò tastandola tra le gambe con il muso, l’annuso e la lappò ostinatamente. Rona non trovò il coraggio di sfuggirgli, lentamente le grandi labbra si dischiusero e lo schiavo poté penetrarla con la lingua. Entrambe le schiave iniziarono ad emettere inevitabilmente i loro umori, erano ora umide, ma intanto la clessidra aveva perso un altro terzo di sabbia. Le due schiave si guardarono dall’altro lato della staccionata senza vedersi, gli occhi pieni di lacrime e completamente abbattute. Le padrone pensarono che sarebbero state le schiave a soffrire, per loro era lo stesso, ma il fatto che si fossero arrese faceva mancare loro lo spettacolo, decisero di non intervenire, non sarebbe stato sportivo. Anche loro notarono che il tempo passava. I due schiavi lentamente trovarono il solco tra le gambe delle schiave e le penetrarono. La lotta li aveva stancati, ma erano sempre eccitati, ora si trattava di durare e far venire le due troie. Il più giovane era fiducioso, la sua manza sebbene continuasse a frignare si stava riscaldando, qualche altro istante e sarebbe partita. L’altro faticava, la sua manza ...
    ... all’atto della penetrazione era rimasta immobile e faceva resistenza passiva. Lo schiavo si chinò su Rona e la mordicchiò sul collo, poi la leccò sulle orecchie, avrebbe desiderato essere in grado di usare le mani per poterla afferrare per i fianchi o per le tette, tenerla così immobile e sbatterla a piacere, ma non era possibile. Lo stallone avvertì un lieve e diverso fremito, per la prima volta cominciò a sperare. Le padrone studiavano avide i volti delle schiave, non si aspettavano che si mettessero a gridare il loro piacere, ma sarebbe bastato loro un piccolo segno per condannarle. La clessidra si svuotava lentamente, ma inesorabilmente, le manze stavano per cedere. Ardea sarebbe stata sicuramente la prima. Lo schiavo la stava penetrando senza risparmiarsi, quando con uno scarto repentino la schiava si spostò da un lato e lo schiavo si trovò ad eiaculare fuori dal suo utero zampillando all’aria. Lo schiavo imprecò e pieno di rabbia saltò addosso alla schiava cercando di morderla e di colpirla, ma ormai era tardi. L’altro schiavo intuì cosa era successo e per evitare che anche la sua manza ripetesse quello scherzo ne addentò il collo facendole capire che non avrebbe esitato ad azzannarla se si fosse mossa. Rona infatti non si mosse, ma si rinchiuse ancora di più in sé e fu impossibile per lo schiavo riportarla su di giri, quando lo schiavo l’irrorò di sperma la schiava non fece una piega. I due stalloni avevano perso la gara.
    
    Astra e Zelda erano estremamente soddisfatte. ...