1. Ho tradito per continuare ad amare


    Data: 02/10/2018, Categorie: Etero Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi guardavo intorno. Una piccolo soggiorno con angolo cucina ed una tavola già imbandita, a fianco una porta che faceva intravedere una camera da letto con un grande letto. Tutte le finestre davano sul “verde” meno una che dava sul fiume. Mentre mi guardavo intorno sentii la sua presenza “addosso”. Ricordo bene le sue parole: spero che questa non sia la fine della nostra amicizia. E mise le mani intorno ai miei fianchi tirandomi a sé e sovrapponendo il viso al mio pose le labbra sulle mie. Sorpresa feci per tirarmi indietro, ma lui mi teneva. Gli dissi: no non dobbiamo. Siamo sposati. Lui chiuse la mia bocca con la sua ed io di schianto cedetti Le mie masturbazioni, i miei ormoni, il mio corpo tremante, presero il sopravvento. Mi trovai attaccata a lui che ricambiavo il bacio. Vi ricordate delle contrazioni che provavo quando,.. . Adesso ero una contrazione unica e le mie basse intimità stavano impazzendo. Sentivo il fuoco dentro. Fu così che mi sentii attirare dalle sue braccia e provai il sapore delle sue labbra che chiudevano le mie. Lasciai perdere ogni senso di colpa e mi abbandonai al bacio ricambiandolo. Ormai ero fatta. Sentivo le sue mani che mi accarezzavano tutto il corpo scendendo dalle spalle al sedere, mentre io non riuscivo a staccare le braccia dal suo collo scossa da brividi di piacere, anche se dalle mie labbra, quando le sue mi lasciavano il tempo di respirare, uscivano dei “no, no….” poco convinti. Sentii le le sue mani slacciarmi i bottoni della ...
    ... camicetta e poi togliermela facendola cadere a terra e poi sempre le sue mani che dietro sganciavano il fermo gonna facendola cadere ai miei piedi. Teneva il bacino premuto contro il mio e potevo sentire la sua dura protuberanza spingere contro il pube. Mi trovai a premere il bacino contro il suo alla ricerca di quel che cercava anche lui. Mi palpava il culo, difeso dalle mutandine e dai collant, e faceva scivolare la mano nel solco toccandomi il sesso da dietro. Poi mentre la sua lingua scavava la mia bocca prese una mia mano e la portò sul suo “pacco”. Me la spinse contro ed io la allargai e potei sentire quanto fosse eccitato. Tenevo gli occhi chiusi beandomi della situazione e mentre stringevo da sopra il tessuto il suo pene sentii la sua mano superare i bordi dei collant e delle mutandine e le dita infilarsi nella mia passera fracida che si allargò immediatamente al suo tocco. Com’era diverso dal sesso che provavo con mio marito Sentivo che voleva possedermi ed io volevo essere posseduta. La mia mano si mosse, mi vien da pensare senza alcun mio razionale comando, e si infilò nei suoi pantaloni e poi negli slip e finalmente potei tenere, toccare, sentire quello strumento che mi avrebbe dato tanto di piacere. Era duro, caldo e realizzai anche grosso. (non ne avevo conosciuti molti, ma questo era tra i più grandi) Rimanemmo così per lunghissimi minuti, lui a baciarmi ed a esplorarmi e io che rispondevo ai suoi baci e lo masturbavo tenendolo stretto nel palmo della mano. Adolfo si ...
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