1. Marina schiava sessuale (parte seconda)


    Data: 30/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MisterM, Fonte: EroticiRacconti

    Riuscii ad ottenere l’invito alla festa del sabato sera e Marina era sempre più eccitata all’idea di come l’avrebbero usata. Uscì la mattina per raggiungere la casa dei suoi padroni, oramai li chiamava così. Nel tardo pomeriggio mi preparai e raggiunsi il mio cliente che mi aspettava in macchina con altri due suoi amici. Durante il percorso non si parlò altro che di Marina, di quanto fosse maiala e di quello che le avrebbero fatto quella sera. Ognuno di loro si era portato una pasticca di Viagra per avere i cazzi in tiro tutta la serata. “Il mio amico Andrea- disse il mio cliente- ha un cazzo da cavallo. Voglio proprio sentire gli urli di quella troietta quando lo prenderà nel culo. A proposito, vi do una anticipazione, questa sera avremo il permesso dai padroni di casa, di scoparcela nel culo. Nessuno sa niente, deve essere una sorpresa, ma a voi ho voluto dirlo”. “Evvaiiii” ci fu un urlo all’unisono, seguito da commenti e risate. Arrivati alla villa, Marina era all’ingresso ad accoglierci. Questa volta era in ginocchio, a quattro zampe, vestita solo con un paio di autoreggenti fumée, un reggiseno nero a balconcino che le lasciava scoperti i capezzoli e un collare di cuoio dotato di un anello a cui era attaccato il guinzaglio con cui la padrona di casa la teneva. Su un tavolino all’ingresso vi erano frustini di vario genere, dai flagelli a quelli per l’equitazione e ognuno di noi fu invitato a prenderne uno. Marina disse: “Signori, sono qui per servirvi in tutto quello ...
    ... che mi chiederete e la padrona dice che potrete usare questi frustini per qualsiasi manchevolezza da parte mia.” Il mio cliente e i suoi amici erano eccitati come adolescenti e non esitarono a dare qualche sonora sculacciata al bel culetto messo in evidenza dalla postura a carponi di Marina. Appena entrati in casa, fummo quindi invitati a prendere posto sui divani per un aperitivo. Una volta che furono arrivati tutti, Marina servì il prosecco. Era uno spettacolo con la sua fichetta depilata e un atteggiamento da vera troietta che già ti faceva drizzare il cazzo. Appena ebbe servito a tutti l’aperitivo, il mio cliente, che era seduto accanto a me, le disse di avvicinarsi e di mettersi in ginocchio davanti a lui. “Tira fuori il mio cazzo, piccola zoccola e succhialo!” Marina mi guardò intensamente prima di avvicinare la sua bocca al cazzo ed ingoiarlo per intero, poiché non era ancora in erezione. Lo fece ingrossare nella bocca senza staccare le labbra, usando solo la lingua, fino a che riuscì a contenerlo a malapena, mantenendo le labbra attaccate al pube. Poi lo lasciò uscire lentamente, ricoperto di tanta saliva e mi chiesi quando avesse imparato a contenere in bocca un cazzo di quelle dimensioni. Il suo pompino fu un vero spettacolo e non si concluse con una sborrata su esplicita richiesta dell’uomo. Si continuò a chiacchierare mentre lei, stando sempre in ginocchio si spostava da un invitato all’altro per soddisfare tutti con la lingua. Anche io la presi per i capelli e ...
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