No Quarter
Data: 27/09/2018,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... Francesco, convinto che avrebbe spento la luce e si sarebbe messa subito a dormire. Ma non lo fece. Sdraiata su un fianco, con il gomito appoggiato al cuscino e la mano a reggere la testa, lo fissò per diversi secondi. Poi, ancora senza pronunciare una parola, allungò l’altra mano e andò a posarla sul pacco del marito. Lui posò il libro sul petto e si voltò, un po’ incredulo. Da sopra le mutande, Lory iniziò un sensuale massaggio e in pochi secondi sentì il pene del marito crescerle sotto le dita. ‘Che succede?’ chiese lui, stupito da una mossa tanto audace ed inusuale. ‘Ti dà fastidio?’ gli rispose, senza fermare il movimento della mano. Ormai lo sentiva quasi in erezione. Francesco la guardò ancora per diversi secondi, senza parlare. I suoi occhi erano rapiti da quel seno prorompente, dai capezzoli eccitati che premevano con forza da sotto la maglietta. Ebbe la tentazione di allungare la mano per accarezzarla, ma non fece in tempo: la vide semplicemente infilarsi sotto al lenzuolo, e l’ultima cosa che sentì prima di abbandonarsi completamente al piacere fu la sua bocca avvolgergli il pisello. Quel mattino, Marta era di buon umore. Il sesso nella doccia con Riccardo della sera prima era stato particolarmente eccitante, al punto che quando lui era uscito di casa presto per andare al lavoro lo aveva salutato in maniera calorosa. E pensare che fino a ventiquattro ore prima, l’idea che lui durante quella vacanza si dedicasse al lavoro le faceva ribollire il sangue. Il suo ...
... stato d’animo però era cambiato, e senza dubbio parte del merito era da attribuire alla bellezza di quel luogo e al clima estivo che aveva trovato. Per lei fu abbastanza una sorpresa scoprire che in quella zona faceva così caldo, e non a caso aveva accettato volentieri la proposta di Lory di andare a fare shopping quel pomeriggio. Si era portata in vacanza indumenti fin troppo pesanti, per quelle temperature. Lo poté constatare una volta di più quel mattino, mentre disfaceva le valigie. Di una cosa in particolare si rammaricò: convinta di non potersi permettere di prendere il sole, non aveva portato via neppure un costume da bagno. E invece quel giorno sembrava ci fossero le condizioni ideali per un po’ di relax in giardino, nessuna nuvola ma un caldo tutto sommato non torrido. Quanto le sarebbe piaciuto crogiolarsi per qualche ora sotto al sole, provare a tornare a casa con almeno un po’ di abbronzatura…
Pensò di rivolgersi alla sua nuova amica. In fondo non le era sembrato che avessero taglie troppo dissimili, magari un costume da prestarle ce l’aveva. Però poi decise che non voleva disturbarla, forse non erano ancora abbastanza in confidenza per una richiesta del genere. E non era neppure sicura che fosse a casa. Ipotizzò allora di prendere il sole in biancheria intima. Ma anche questa soluzione non la convinceva: se Lory, o peggio suo marito, o magari qualcun altro delle villette vicine – nonostante il giardino fosse circondato da siepi – l’avessero vista così, sarebbe ...