No Quarter
Data: 27/09/2018,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... dal solco di quel seno che tanto amava, dalla naturalezza con cui lei si esponeva senza pudori in un momento tanto intimo. Quando la vide alzarsi, smise di muovere lo spazzolino e rimase per qualche secondo imbambolato. Senza preoccuparsi di riallacciare la vestaglia, Marta si diresse verso di lui. I capezzoli erano coperti, ma la forma della sua terza piena si poteva intuire perfettamente in quel lembo centrale lasciato scoperto, che metteva in mostra anche l’addome e più giù fino alla fica, quasi completamente depilata ad eccezione di una leggera striscia di peli verticale. ‘Io mi faccio una doccia’ gli disse senza apparente malizia. Solo a quel punto Riccardo, che fino a quel momento l’aveva guardata tramite lo specchio, si voltò lentamente verso di lei esibendo una potente erezione sotto ai boxer, l’unica cosa che indossava insieme a una maglietta e alle ciabatte. Lo sguardo di lei andò a posarsi proprio lì, e senza staccare gli occhi da quel tendone da circo Marta aggiunse: ‘Forse ti vuoi unire a me…’.
Mentre stava finendo di struccarsi, Loredana sentì dei rumori provenire da dietro al muro. Li notò subito, perché la casa a fianco della loro era sfitta ormai da qualche mese, e la sera era abituata a un silenzio pressoché assoluto. Sapeva che adiacente al loro bagno doveva esserci quello dei vicini, e subito le tornò in mente la sua conversazione sul portico con Marta. Che avesse deciso di seguire subito il suo… consiglio? Dominata dalla curiosità, non riuscì a ...
... resistere e si avvicinò furtiva alla parete, fino ad appoggiarvi un orecchio. Ciò che sentì dall’altra parte le diede quasi immediatamente la conferma di avere indovinato… Il rumore dell’acqua della doccia che scorreva era inconfondibile, e allo stesso modo i gemiti che udiva non potevano che essere di Marta e Riccardo. Lo stavano facendo davvero, stavano facendo l’amore a pochi passi da lei, separati solo da un muro. E lo facevano perché lei stessa lo aveva suggerito. Premette ancora di più l’orecchio al muro. I mugolii erano inequivocabili, per un attimo ebbe quasi la sensazione di essere lì con loro. Ad un tratto sentì distintamente tre parole: “Scopami, ti prego”. Pur ansimante, la voce era chiara. Era quella di Marta, non c’erano dubbi in proposito. Non poté fare a meno di provare una forte eccitazione, al punto che pochi istanti dopo si ritrovò con una mano infilata nelle mutandine, come se fosse stata una ragazzina alle prese coi primi bollori.
Si staccò dalla parete, vergognandosi anche per averci messo tanto a decidersi. Tornare alla normalità però non fu facile: nelle orecchie sentiva ancora i suoi vicini godere, e ora anche lei provava davvero un certo calore tra le gambe. Uscì allora dal bagno e vide suo marito, già sotto il lenzuolo, intento a leggere quel romanzo che lei stessa gli aveva regalato poco tempo prima. Senza dire una parola, si infilò anche lei a letto. Indossava solo una t-shirt e gli slip, d’estate le piaceva dormire così. ‘Buonanotte’ le disse ...