1. Storia di aurora - cap. 2 "giulia"


    Data: 26/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: aurorafilippo, Fonte: Annunci69

    ... in bocca. Era restata così diversi secondi, col suo cazzo premuto in gola e poi lo sentì rilassarsi mentre continuava a succhiarlo. L'uomo non ebbe nemmeno bisogno di ripulirsi, si riallacciò i pantaloni e andò via.
    
    La voce di Aurora si è fatta un ansimante, la mano di Giulia durante il racconto è scivolata giù ed ora è poggiata fra le sue gambe con una lieve pressione.
    
    Il secondo l'aveva raggiunta subito dopo, sembrava essere più giovane dell'altro, se lo tirò fuori che era già duro e gemette quando lei glielo prese in bocca. Poi le scopò con forza la gola ed alla fine, facendosi leccare le palle, si masturbò tenendola dai capelli per voltarle il volto verso l'alto e le venne sul viso dicendole «Siii, troia!».
    
    La mano di Giulia ora preme sulla fica di Aurora, fremendo.
    
    Aurora, in attesa del terzo, si era pulita il volto con le dita, leccandosele, col desiderio di toccarsi.
    
    Subito dopo era arrivato lui. Le disse a bassa voce, accarezzandole il capo, che era stata brava e quindi se lo era tirato fuori e lei, ormai senza più volontà, aveva cominciato a succhiarglielo.
    
    «Ma nessuno di loro ha pensato di dare piacere anche a te, di toccarti qui?» e dicendolo Giulia infila le dita sotto gli slip di Aurora cominciando ad accarezzarla.
    
    «Ti hanno trattato come un ...
    ... oggetto!».
    
    «Siii» risponde Aurora restando con la bocca aperta e con le palpebre chiuse con forza mentre Giulia la penetra con un dito.
    
    Il padrone di casa le disse che era pieno tutto per lei e che non si era toccato da diversi giorni in attesa di quell'incontro. Le venne in bocca riempiendola in modo tale che lei restò così alcuni secondi, ingoiando il suo sperma solo dopo averlo assaporato a lungo.
    
    E su queste ultime parole Aurora, stringendo con forza il braccio di Giulia che la sta penetrando con passione e con più dita, ha un intenso, liberatorio e irrefrenabile orgasmo.
    
    Resta così, quasi priva di sensi, nella stanza illuminata dalle sole luci dei lampioni che filtrano dalla strada, poi, come spossata da un lungo periodo senza sonno, si addormenta fra le braccia dell'amica.
    
    È ormai giorno quando l'odore del caffè la sveglia.
    
    Sul tavolo della cucina trova la colazione pronta e Giulia seduta con la tazza del cappuccino in mano che la saluta col suo sorriso più bello.
    
    Mentre Aurora sorseggia il suo caffè, le dice:«Dobbiamo farla pagare a quello stronzo, ho in mente una vendetta ...».
    
    Aurora le risponde con un sorriso di assenso pieno di curiosità, con lo sguardo rivolto a quei turgidi seni puntati proprio su di lei e illuminati dalla luce di quel assolato e insolito mattino. 
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