Al rientro dal mare
Data: 08/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: forcuriosity, Fonte: Annunci69
... ho avuto nemmeno il tempo di entrare che già mi son sentita tutti gli occhi puntati contro e non solo gli occhi!”.
“Mi rendo conto, nessun problema, mi segua pure, l’accompagno io”.
Usciamo dal bagno e dove prima c’era quello appoggiato alla parete, ora ce ne sono quattro e tutti orgogliosi si esibire le loro grazie a me. Arriviamo in prossimità della tenda e non so come, ma trovo il coraggio per chiedergli di fermarsi ancora un attimo con me. Con lui vicino mi sento tranquilla, anche se immagino che non starà lì ancora a lungo. Però comincio a sentirmi meno agitata, quelli in piedi mi guardano e sorridono, dopotutto sembrano innocui. Che sarà mai, penso tra me e me, loro sono qui per quello, sono io quella fuori posto.
“Cosa pensa di fare? L’accompagno all’uscita o si ferma ancora un po’?”
“Credo che andrò a sedermi lì...mi faccia la cortesia di venire a controllare di tanto in tanto...le dispiace?”.
“Non mi dispiace affatto, si rilassi e si goda il film. Torno tra poco.”.
Se ne va e a me tremano un po’ le gambe, ma solo adesso mi rendo conto di essere piuttosto eccitata. Quegli sguardi su di me, quei quattro uomini che si masturbano, stanno facendo l’effetto che Carlo avrebbe gradito.
Ho deciso, subito mi siedo.
Ma prima di avviarmi verso la poltrona, lancio l’ultima occhiata a quegli sconosciuti in piedi sbottonandomi maliziosamente un po’ la camicia. Uno di loro, quello più vicino a me, mi accorgo che sta per godere. Solleva la testa e lascia ...
... partire un fiotto di sperma dirigendo il getto verso di me. Distinguo le gocce bianche arrivare a pochi centimetri dai miei piedi...sono quasi fiera della mia reazione. Non solo non sono fuggita, ma quasi mi dispiace che quello schizzo non sia stato un po’ più lungo. Non paga delle mie “prodezze” mi avvicino a lui, con il cazzo ancora gocciolante in mano. E’ un bell’uomo giovane, lo fisso negli occhi e, forse perché mi ha ispirato tanta tenerezza vederlo così, mi viene naturale fargli una carezza sulla guancia. Anche lui sembra colpito dalla mia reazione, però io devo avergli ispirato tutt’altro, perché ricambia il mio gesto infilando la sua mano sporca di sperma sotto la mia camicia. A questo punto anche un altro mi si avvicina, ma riesco a tenerlo a debita distanza.
“Basta così. Io non mi formalizzo, sentitevi pure liberi di fare ciò che volete, ma non statemi addosso, altrimenti me ne vado!”.
Così dicendo finalmente riesco ad accomodarmi. Avevo fissato le mie regole con chiara fermezza, adesso vediamo se saranno rispettate.
Attorno a me si forma un capannello di persone. Sono seduta sulla poltrona esterna e su quella alla mia destra ho posato la borsa in modo che nessuno si avvicini troppo.
Alla mia sinistra, in piedi c’è uno di quelli di prima che continua a masturbarsi, davanti a me altri due e dietro, per il momento, preferisco non saperlo.
Ostento indifferenza e fingo di non vederli.
I due davanti a me assumono le pose più acrobatiche affinché io possa ...