1. “villa mary…. l'omaggio a saffo”


    Data: 22/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... girare su me stessa e mi diede una lieve carezza al culo.
    
    Ci stringemmo ventre contro ventre e, con una mossa a sorpresa, mise la sua gamba fra le mie cosce, cominciando a strusciarmela sulla vagina.
    
    Ero in estasi, incantata da quel suo fare deciso, perentorio, con cui stava conducendo il gioco.
    
    Mi sentivo senza volontà, pronta a farmi fare qualunque cosa, pronta a provare il piacere che lei era capace di donarmi.
    
    Il ginocchio di Maria si stava insinuando tra le grandi labbra e, bagnate dal mio piacere, cominciò a scivolare su e giù.
    
    Venni urlando, quando raggiunse il clitoride.
    
    Mi accasciai sulla scrivania, che era dietro di me, e la mia amica tuffò la testa tra le mie gambe.
    
    Leccò, baciò, mordicchiò, facendomi venire di nuovo, per poi dissetarsi dei miei succhi direttamente dalla "fonte": solo quando mi sentì sfinita si fermò.
    
    Ero frastornata, svuotata dal punto di vista mentale, respiravo con affanno, ma mi sentivo in visibilio.
    
    Restammo così ferme forse qualche minuto, poi Maria volle la sua parte, ma, appena feci per alzarmi e scambiare di posto, lei mi fermò:
    
    "Aspetta, devo andare a far la pipì! - disse - mi accompagni?"
    
    Senza aspettare risposta mi prese per mano e ci dirigemmo verso il bagno.
    
    Abbassò l'asse copri water e, senza sedersi, cominciò a mingere.
    
    Vedere il getto dell'urina che usciva dalla sua vagina, mi diede un'altra scarica di erotismo: un brivido mi percorse la schiena per intero.
    
    "Ancora un attimo - disse - ...
    ... Con te voglio provare a godere con questo nel sedere" E mi mostrò un dildo anale, con un brillantino rosso all'estremità.
    
    Poi prese del gel e mi diede il compito di eseguire l'operazione.
    
    La feci piegare in avanti e lei, tenendosi le natiche aperte, si lasciò lubrificare il buchino e aspettò, buona buona, che l'aggeggio entrasse nel suo culo.
    
    Aiutò l'introduzione facendo un bel respiro e quando il plug si sistemò per bene nell'ano, lentamente si alzò e, dandomi la mano, ritornammo nello studio. Era strabiliante come riusciva a camminare in maniera normale.
    
    "Non ti dà fastidio?" chiesi
    
    "Affatto! Le dimensioni sono tali che la parte larga si ferma nell'ampolla del retto e non stimola l'intestino; però ora, dai... vieni... ora tocca a te, farmi godere" impose.
    
    Si adagiò sulla scrivania con il culo fuori di essa ed io le spalancai le gambe e mi inginocchiai davanti alla sua figa.
    
    Aveva il buon profumo di femmina in calore ed ancor più buono il sapore.
    
    La mia lingua partì dal perineo e, salendo, lambì la mucosa delle labbra aperte e disponibili.
    
    Ebbe un sussulto, mi prese la testa e spinse il mio viso tra le sue meravigliose cosce aperte; cominciò a muovere il bacino, per cui non fu solo la mia lingua ad agire, ma anche la mia bocca che cominciò a baciare e il mio naso che, in un suo movimento, raggiunse il clitoride, le strappò un grido.
    
    "Dai... non fermarti... fammi godere, voglio venire nella tua bocca, succhiami il bottoncino, ti prego" diceva ...
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