1. 21. al mare: fabrizio & samuele (6° parte)


    Data: 19/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69

    ... tirandolo su, perché anche lui fosse sulle ginocchia, continuando a scoparlo da dietro, lo prese a segare, osservando insieme all’amico la scena allo specchio e le smorfie di piacere che si delineavano sul suo viso.
    
    Quella scena di una bellezza unica, li portò presto a raggiungere il piacere e così mentre Samuele schizzava imbrattando la sua immagine sullo specchio, Fabrizio scaricava tutto il suo piacere dentro di lui.
    
    Dopo avergli ordinato di leccare e pulire lo specchio, tirando fuori il suo cazzo dal sedere, lo diede all’amico per pulirlo, per poi rimetterlo dentro e ridarlo all’amico, fino a quando riuscendo dal sedere, ripulito anche quest’ultimo non aveva più tracce di sperma.
    
    Solo a quel punto, inginocchiandosi davanti a Samuele ricambiò la pulizia, leccando dal suo membro le poche gocce di sperma rimaste.
    
    (Samuele) “Mi hai aperto in due” “mi hai prosciugato” “sono senza forze”
    
    (Fabrizio) “E No Bellino!!!” “Questo è solo per prendere confidenza, ieri mi hai fatto una promessa, per cui sarà il caso che adesso la mantieni”
    
    Samuele, perplesso cercò di ricercare nella sua mente l’immagine a cui si riferiva l’amico e ricordandola, ebbe un sussulto pensando dopo tutto quello che aveva appena subito cosa l’amico gli stava ancora chiedendo, ma non volendo ritrattare, gli rispose che se gli avesse dato il tempo si recuperare sarebbe stato felice di mantenere quanto promesso.
    
    Per recuperare le forze, si misero a sfogliare le riviste che Samuele custodiva ...
    ... con tanta cura, commentando insieme le varie scene, fino a quando, parlando di determinati argomenti il membro di Fabrizio non tornò a riprendere vita; Samuele che non perdeva di vista il corpo nudo dell’amico, si precipitò a riprenderlo in bocca, per succhiarlo e aumentarne la consistenza, fino a quando sentendolo tornare duro come il marmo, non decise di appoggiare la cappella al sedere e fatto scivolare dentro lasciarsi impalare fino in fondo.
    
    “Ahhhhhhhhh Mi è arrivato alla bocca dello stomacoooo”
    
    Rimase un po' ad ondeggiare per abituarsi a sentirne il diametro che cresceva ad ogni contrazione che involontariamente i muscoli facevano intorno, come a volerlo mungere, ma la voglia di cavalcarlo era tantissima, per cui sollevandosi, facendo forza sulle gambe e sulle mani, Samuele iniziò un dentro fuori, fino alla cappella per poi ricadendo lasciarlo scorrere tutto dentro.
    
    Ad ogni affondo sembrava sempre più grande e la cappella sempre più larga, ma Samuele, ormai eccitato da ciò che vedeva allo specchio, consapevole che aveva replicato esattamente l’immagine della rivista che tanto aveva fatto eccitare Fabrizio, voleva solo spompare l’amico, regalandogli l’orgasmo più bello di tutta quella giornata.
    
    Lo cavalcò ad un ritmo forsennato per un bel po', fino a quando sentì le mani di Fabrizio sul sedere che bloccandolo sospeso interruppero la sua discesa lasciandolo in bilico a mezz’aria con la cappella dentro tenendolo lì sospeso; passarono dei secondi interminabili, ...
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