1. Sentimenti e pensieri del "dopo prima volta&q


    Data: 19/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Anale Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    ... culo? Vuol dire che siamo gay, non ti turba questo?".
    
    "Non siamo gay" rispose ridendo, "tu mi ami? vuoi forse sposarmi?"
    
    "Ma no, siamo amici, non provo certo sentimenti di quel tipo verso di te, ma l'attrazione fisica..." mi interruppe bruscamente:
    
    "Ma quale attrazione fisica? io volevo un culo e tu volevi un cazzo, è capitato fra noi perché abbiamo confidenza e da tempo ci scherziamo sopra, perché alcuni eventi hanno fatto si che succedesse e ne sono pure felice, ma se tu fossi stato un altro ti avrei inculato lo stesso e se io fossi stato un altro tu ti saresti fatto scopare lo stesso, chissà quanta gente vorrebbe farlo e non ha avuto la fortuna che abbiamo avuto noi due".
    
    Effettivamente come potevo dargli torto?
    
    "Hai ragione, ma adesso non facciamo che vai a vantartene con gli amici" gli dissi con un tono fra l'ironico e il serio.
    
    "Oh, ti assicuro che se non fosse una cosa che tutti considerano tabù mi vanterei col mondo intero di come ti ho inculato, della sborrata che ti ho messo in culo e di quanto sia bello strofinare il cazzo dentro di te, ma la gente non capirebbe, quindi rimarrà il nostro gran segreto anche perché poi rischierei che qualcun altro voglia provarti e invece voglio il tuo culetto tutto per me".
    
    Le sue ultime parole mi fecero gelare il sangue.
    
    "Che intendi dicendo che vuoi il mio culo tutto per te? che ritieni che siamo insieme?" gli chiesi allarmato.
    
    "Ma no" rispose, "siamo due amici come ...
    ... prima che succedesse, solo che sappiamo che se abbiamo voglia ci possiamo divertire assieme, se poi un domani uno di noi due si troverà la ragazza decideremo se smettere di farlo ma adesso, visto la carenza di figa che abbiamo entrambi, direi che il problema non si pone e tanto vale divertirsi, non trovi?".
    
    Ancora una volta aveva ragione.
    
    "Parli bene tu!" gli risposi, "alla fine quello che lo prende nel culo sono io però".
    
    "Non mi sembra che ti dispiaccia" disse ridendo mentre guardava la strada, "se poi ci tieni possiamo provare ad invertire i ruoli anche se ti confesso che la cosa non mi entusiasma".
    
    Non mi interessava l'idea di essere io a fargli il culo, ci avevo anche pensato qualche volta ma proprio non era una cosa che mi eccitava contrariamente a quanto mi succedeva se pensavo al bel culo rotondo e liscio di una ragazza, ma dovevo conservare davanti ai suoi occhi la mia mascolinità quindi risposi: "non saprei, potrei farlo anche solo per vendetta, vedremo".
    
    Arrivammo a scuola, parcheggiammo l'auto e ci dirigemmo all'ingresso, camminavo davanti a lui e sapevo che mi stava guardando il culo, me lo sentivo e sapevo anche a cosa stava pensando, arrivammo in classe e prendemmo posto sui banchi fingendo che fosse una giornata di scuola come tutte le altre, ma nella mia testa c'era il suo cazzo e nella sua, di sicuro, c'era il mio culo.
    
    Dovevo imparare ad accettare questa cosa e soprattutto accettare il fatto che mi piacesse. 
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