1. Sentimenti e pensieri del "dopo prima volta&q


    Data: 19/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Anale Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    ... pronto soccorso perché rimasta incastrata e non sapevo quali fossero le leggende e quale fosse la realtà ed inoltre, come se non bastasse, mi sentivo sporco.
    
    Arrivai a casa, andai in bagno, mi sedetti sul water e mi feci una sega pensando a una ragazza che conoscevo, avevo bisogno di sapere se la figa mi eccitava ancora, la risposta era "si", eppure anche se pensavo a quello che avevo fatto poche ore prima mi si induriva il cazzo. Avevo bisogno di una doccia come se l'acqua potesse lavare via l'onta di quello che avevo appena fatto e strofinandomi con il sapone su tutto il corpo mi soffermai sul mio culo, iniziai a tastarlo, a toccarlo, a ispezionarlo, non mi sembrava diverso dal solito, non mi sembrava slabbrato, era il mio solito culo, forse tutte quelle storie che avevo sentito semplicemente non erano vere.
    
    Uscii dalla doccia, mi misi davanti allo specchio del bagno, mi voltai, mi divaricai le natiche e mi guardai l'ano, mi sembrava un normalissimo ano, nessuna lacerazione, nessun sanguinamento, eppure aveva appena ricevuto un cazzo di dimensioni rispettabili, duro come il marmo che vi si era intrufolato dentro non certo gentilmente ed una volta dentro si era trastullato energicamente senza fare troppa attenzione a non ferirmi.
    
    Arrivò l'ora di andare a dormire, mi misi a letto ma non dormii molto e la notte passò fra sogni e risvegli con le fantasie più strane ed assurde, poi venne il giorno, suonò la sveglia e mi preparai per andare a scuola, lui sarebbe venuto ...
    ... a prendermi con la macchina e sinceramente non avevo idea di cosa gli avrei detto, speravo che ci fosse anche il nostro amico che il giorno prima, non venendo a scuola, aveva fatto si che in auto da soli affrontassimo il discorso che aveva dato il via a quello che poi facemmo nel pomeriggio, se fossimo stati in tre, se ci fosse stato un estraneo al nostro segreto dentro l'abitacolo, avremmo avuto entrambi la scusa per non parlarne.
    
    Mi misi sul marciapiede ad aspettarlo, vidi la macchina arrivare e notai che era solo, il nostro amico non c'era nemmeno oggi e come se non bastasse lui, quando accostò, abbassò il finestrino e mi disse: "sali".
    
    Io sul marciapiede, lui che accosta, abbassa il finestrino e mi dice "sali", in pratica mi caricò come si caricano le puttane a bordo strada, ci mancava solo che mi chiedesse "quanto vuoi", tutto per mettermi a mio agio insomma!
    
    "Come sta il tuo bel culetto dopo quello che abbiamo fatto ieri?" mi chiese con aria quasi orgogliosa.
    
    Non potevo crederci! Nemmeno un po' di rimorso, io mi sentivo in colpa e lui invece ne era orgoglioso!
    
    "Così me lo chiedi? Sei orgoglioso di quello che abbiamo fatto? Non ti vergogni neanche un po'?" gli risposi arrabbiato.
    
    "Vergognarmi? E di che? Mi è piaciuto e mi sembra che anche a te sia piaciuto, quando siamo d'accordo noi due non facciamo del male a nessuno, che problema c'è quindi?" mi rispose con una serenità quasi disarmante.
    
    "Ti rendi conto che siamo due maschi e che mi hai fatto il ...