1. La complice ideale - prima parte


    Data: 17/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... la camicia, vedo che mi guarda, mentre si rimette a letto. So che adore le mie camicie, la arrapano. Sono parte di me. Penso a tutto questo, ma il corpo è attirato, magneticamente.
    
    La testa tra le sue cosce, per un saluto: “Non ti ho leccata, perché poi mi viene troppa voglia di sborrarti” le dico mentre accompagno labbra e lingua sui suoi umori. “Toccati la clitoride e schizzami in bocca”.
    
    Ho il cazzo che pulsa, lo sfiora con i piedi, sa quanto mi piace. Gode ancora, per la seconda volta, la bevo.
    
    “Vai a lavorare, dai”.
    
    Eseguo, oggi comanda lei.
    
    “Stasera ti lego al letto” il vocale che le mando dall’auto. Non mi risponde, se la conosco mi sta facendo un video che userà per arraparmi ancora, al momento meno opportuno.
    
    Arrivo al lavoro, con il cazzo ancora barzotto. Abbiamo tutti ancora le mascherine, ma lo sguardo della lolita 25enne è strano, molto strano. Saluta, pare vagamente imbarazzata.
    
    “Senti, a che gioco state giocando?” Il messaggio, a metà mattina, della ragazza su whatsapp. Guardo bene la conversione. C’è un vocale che non ho inviato ...
    ... io.
    
    Metto gli airpod. Li collego. Non so che aspettarmi. La voce di E, ovviamente, che le dice: “Cara S., da due settimane ti stiamo arrapando insieme, io e lui. Mi sono masturbata ora guardando le tue foto e pensando al cazzo di M che si esplora, ovunque. Lo senti? Mi sto toccando ora. Sai cosa dovresti fare? Stamattina l’ho portato al confine dell’orgasmo, ora è arrapato come un porco. Portalo in bagno, succhialo fino a farti sborrare sul seno; poi copriti e tornate a lavorare. Non pulirti. Vieni a cena. Ti pulirò io, ovunque”.
    
    Guardo S., la ragazza nuova. Mi vede con le cuffiette. Capisce. Capisco. Gira la testa verso il bagno.
    
    Le scrivo: “Non ti piace questo gioco?”
    
    Risponde: “Voglio farmi fottere da entrambi. Ma la tua sborra, ora, me la bevo. Dovrete educarmi, insieme”.
    
    I coglioni le esplodono in bocca pochi minuti dopo. Mi beve. Prendo il telefono, fotografo una virgola di sborra che le cola dal labbro, lasciata lì a bella posta. “Non vedo l’ora che arrivi la cena” è la didascali che mando a E.
    
    Un vocale, da ascoltare insieme: “Bravi i miei maiali, vi aspetto” 
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