1. Racconto di natale


    Data: 16/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... vedo l’ora di metterle le mani addosso!”
    
    Un po’ a disagio, Babbo Natale si distese sul letto a pancia in giù, le braccia distese lungo i fianchi e il volto di lato, secondo le indicazioni che l’altro gli dettava. Appena si fu sistemato, Torl prese un flacone, se ne versò il contenuto sulle mani, poi prese a manipolargli le spalle. Babbo Natale sentì un’immediata sensazione di calore.
    
    “Quello è il famoso grasso di foca caldo?”, chiese nel tentativo di allentare la sua tensione.
    
    Torl scoppiò a ridere:
    
    “No, no… oggi usiamo una versione più moderna. Col grasso di foca ormai ci friggiamo soltanto le patatine.”, e continuò a lavorargli le spalle, scendendo sempre più verso il fondo schiena.
    
    Via via che quelle Torl proseguiva sapientemente il suo lavoro, Babbo Natale sentiva la tensione sciogliersi dai suoi muscoli contratti e una piacevole sensazione di benessere diffondersi in tutto il suo corpo. Si ritrovò a sperare che quelle mani continuassero ancora chissà quanto ad impastargli le carni e in affetti quelle mani infaticabili, premurose, amorose non davano alcun segno di voler smettere.
    
    Adesso stavano lavorando sulle sue chiappone carnose… le sue chiappone carnose… Babbo Natale realizzò con un brivido che non aveva più i boxer… qualcuno glieli aveva sfilati… ma quando? ma come? Era nudo sul lettino… Ma stranamente, incomprensibilmente quella consapevolezza non lo turbò, anzi gli diede un piacevole brivido di lussuria. Quelle mani forti… quelle dita che gli ...
    ... artigliavano le carni… che gli si infilavano spudorate nello spacco del culo… Sperò che gli sfiorassero le palle e quelle dita gli sfiorarono le palle… Ma che stava succedendo?
    
    Socchiuse un attimo le palpebre e scoprì con sgomento che anche Torl era nudo… per lo meno era a petto nudo, il resto non riusciva a scorgerlo.
    
    “Che magnifici pettorali…”, si trovò stupidamente a pensare.
    
    Poi, si sentì un peso sulla schiena… un corpo caldo che si strusciava su di lui…
    
    “Cosa fai?”, chiese con voce soffocata.
    
    “Questo è una nuova tecnica rilassante…”, gli sussurrò all’orecchio una voce suadente, mentre un petto solido e sempre più caldo si strusciava contro la sua schiena unta di olio e sudore.
    
    Babbo Natale si sentì prendere da un’euforia nuova, da un calore sempre più
    
    coinvolgente, e ci si abbandonò grato, dimenticandosi le fatiche della notte, i disagi, il freddo, i brutti pensieri, i dolori che adesso non esistevano più. Che piacevolezza quel corpo solido e muscoloso che gli si strusciava addosso sempre più infregolato… che piacevolezza quell’asta caldissima che piano piano gli si incuneava nello spacco del culo…
    
    “Cos’è? ...”, mormorò, cercando di insinuare la mano tra i loro corpi.
    
    “Non preoccuparti… -si sentì bisbigliare all’orecchio – è un sensore per rilevare i punti contratti…”
    
    Accettò lo scherzo senza neanche pensarci e si lasciò andare sempre più rilassato, mentre il sensore proseguiva il suo esame, insinuandosi sempre più in profondità nello spacco del ...