1. Il benzinaio


    Data: 13/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Giovanni100, Fonte: Annunci69

    Questa è una storia vera. È il seguito di quanto successo qualche tempo fa dopo la mia prima esperienza a tre. Qualcosa che ancora non riesco a credere di aver fatto e, soprattutto, non vedo l’ora di poter ripetere.
    
    Sì: voglio rivivere quanto era stato organizzato a mia insaputa. Ma prima ancora di ripetere l’incontro a tre ho bisogno di rivedermi da solo con lui, con questo ipotetico benzinaio. Non riesco a capire cosa sia, ma è come se fosse rimasto qualcosa in sospeso tra me e lui. Qualcosa che non mi è stato dato o che non sono riuscito a prendere a causa del ciclone emotivo in cui mi ero consapevolmente gettato e che da allora non smette di rombare nelle mie orecchie quando con la mente mi soffermo su alcune particolari sensazioni ed il sangue velocemente si agita andando a concentrarsi tra le gambe.
    
    Quando ciò accade è difficile riuscire a rimanere seduti con una postura naturale; ed è impossibile continuare a lavorare. Quando i ricordi affiorano, o meglio emergono come un’eruzione sottomarina; ho poche alternative, e nessuna di queste prevede che io rimanga a casa. Per quanto poi riesca a rimediare qualche incontro di sfuggita, finisco comunque per recarmi presso il distributore di benzina sperando di incontrarlo, ma fino ad oggi non ho avuto fortuna.
    
    Sono settimane che appena posso, vado a fare rifornimento, a comprare le sigarette, a far lavare questa cazzo di macchina in questo cazzo di posto; dovrò pur trovare una cazzo di scusa, con lo smart workin il mio ...
    ... consumo di benzina è crollato ed infatti metto 10 € a botta pur di avere un motivo per uscire.
    
    Proprio ora, per l’ennesima volta, approfittando della pausa pranzo, sto per rientrare in questo cazzo di distributore. E se ho scritto cazzo quattro volte in poche righe è perché ho proprio il cazzo in mente, nella fattispecie il suo.
    
    “Salve, devo cambiare le spazzole dei tergicristalli” chiedo in un misto di noia e disappunto per il sentore che ho di fare l’ennesimo buco nell’acqua e forse anche di iniziare a dare nell’occhio per questa mia continua frequentazione.
    
    Risponde una voce querula, quasi femminea: “Vada all’interno, la sapranno consigliare”
    
    Entro nel negozio interno al distributore e non c’è nessuno. Penso a quanto sono coglione e a quanto vorrei finisse tutta questa cazzo di storia, giro tra gli scaffali e gli espositori fino a quando una voce da dietro mi colpisce come una gomitata in mezzo alle vertebre.
    
    “Dottò posso esse utile?”
    
    Mi giro e nel rimestamento generale del sangue nelle vene lo osservo mentre sistema quanto era andato a prendere nel magazzino per posizionarlo sugli stand di vendita.
    
    Si gira e mi guarda. Ci fissiamo. Se avessi una formazione da medico direi che gli sto facendo un’ecografia immaginando di vedere com’è fatto sotto la tuta da lavoro arancione con i marcatori catarifrangenti, Più probabilmente lui, nel ricambiare lo sguardo, sta cercando di capire dove mi ha visto l’ultima volta. In tutto il tempo intercorso tra oggi ed il ...
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