Il servizio di leva
Data: 29/05/2023,
Categorie:
Tradimenti
Tue Racconti
Autore: Marco, Fonte: RaccontiErotici.top
... pantalone, presi pantalone e mutandine e le feci scivolare sino alle caviglie, sganciando una sola gamba.
Era fatta avevo la preda alla mia mercé, mi accovacciai tra le sue gambe ed incomincia a passarle la lingua sulle cosce passando delicatamente sulla sua figa, aveva le labbra esterne veramente carnose, infilando la lingua per cercare l'inizio pensai di perdermi, passavo la lingua su quelle labbra calde, bagnate e profumate, in alto trovai il suo clitoride che era spesso e grande quanto il dito mignolo di un bambino, lo presi tutto in bocca succhiandolo e poi scesi e con la lingua la penetrai.
Sembrava in preda a continui orgasmi, dimenava il bacino dal basso in alto dopo pochi istanti venne nella mia bocca riempiendomi con i suoi umori, che erano davvero tanti, sembrava avesse fatto pipì, avevo il viso tutto bagnato.
Rimase stesa per un minuto, poi con le mani mi tirò a sé baciandomi sulla bocca, raccogliendo con la lingua il liquido mi tastò tra le gambe e mi invitò a scoparla.
Abbassai i pantaloni, presi il preservativo che avevo nel portafoglio ma prima di infilarlo lei si chinò su di me prendendo in bocca il mio cazzo comincio a spompinarmi, sentendomi pulsare nella sua bocca mi aiutò ad infilare il preservativo e guidandolo con la mano se lo appoggiò ...
... sulle labbra intime, lo fece roteare sul clitoride e poi lo infilò dentro in un solo colpo.
La mia eccitazione era tanta, ricordando l'ultima volta, erano passati più di due mesi, dopo una ventina di colpi in quella figa calda ed accogliente sborrai.
Siamo stati due o tre minuti fermi, immobili, io ero ancora dentro di lei appoggiato con la testa sul suo seno.
Tornammo alla realtà quando sentimmo le sue amiche che la chiamavano, "OK disse lei" si infilò le mutandine ed i pantaloni e scappò via.
Cazzo era tardi, si erano fatte le 12:30, la ritirata era alle 11:00 chissà cosa sarebbe successo.
Per fortuna in portineria c'era il capoposto che era nostro amico, capì tutto, ci prese a calci nel culo e ci fece rientrare in camerata dicendo "Domani mi raccontate, ora filate prima che passi un'ispezione".
Il pomeriggio successivo telefonai alla mia cuginetta, dovevo raccontarle quello che era successo, sapevo di ferirla ma volevo essere onesto.
Siccome non le dicevo le solite frasi “Mi manchi, ecc.” a bruciapelo mi chiese “Mi devi dire qualcosa” le risposi di sì e confessai di essere stato con una ragazza americana e di averci scopato.
Dopo un attimo di silenzio mi rispose “bene, io mi sono fidanzata” e attaccò
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