Il mio (migliore) amico di seghe
Data: 28/04/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Tue Racconti
Autore: Matteo_9669, Fonte: RaccontiErotici.top
... fatto impazzire quando l’ho visto fare da un ragazzo, si afferrò il pacco e diede una stretta alla base dell’asta del cazzo, tanto che per un attimo riuscii a intuirne ancora meglio la forma. Quella stretta lo eccitò ancora di più, lo sentii sospirare. Fu a quel punto che mi disse:
- Matte, non dirlo a nessuno, ma sono preoccupato. Ho paura di essermi segato così tanto da essermi fatto male, mi sembra di vedere una linea scura lungo il mio cazzo e non so con chi parlarne.. non voglio andare dal medico e non voglio di certo dire ai miei che mi sono ferito segandomi 6 volte al giorno.. però vedo questa linea scura e mi fa davvero ansia, oggi mi volevo segare di nuovo ma non ne ho avuto coraggio.
Dentro di me pensai che forse stava cercando un modo, una scusa per farmelo vedere, magari era talmente preso dagli ormoni da accontentarsi di farlo vedere a me. Ci speravo da morire perché sognavo di vedere un cazzo già da qualche anno e ne avevo una voglia pazzesca. Allo stesso tempo eravamo amici da 8-9 anni e non volevo tradirmi, non volevo dirgli che a me il cazzo piaceva, non volevo essere troppo spudorato e avevo paura di averlo frainteso, per cui non ebbi coraggio di sbilanciarmi. Sarebbe stato facile dirgli “dai stai tranquillo, fammi vedere sta linea scura, di sicuro non sarà niente”, ma il mio timore per le conseguenze superava l’eccitazione e così gli risposi semplicemente:
- ma va… tutti i nostri coetanei si ammazzano di seghe, figurati se ti sei fatto qualcosa ...
... semplicemente con delle seghe dai, sei ipocondriaco!!
La risposta che mi diede fu esattamente quello che stavo desiderando con tutto me stesso, nonostante non lo lasciassi intendere apertamente; mi disse:
- matteo, davvero sono serio, mi sto cagando sotto per sta cosa.. ti prego, posso fartelo vedere?
- ma si, va bene vediamo- gli risposi un po’ ridendo, col tono di chi vuole accontentare un amico in una richiesta un po’ strana, nascondendo il fatto che morivo dalla voglia di vederlo.
Mi chiese:
- giura che non dici a nessuno che mi hai visto l’uccello duro
- giuro.
Si abbassò i pantaloni del pigiama e l’elastico scorse sopra la sagoma del suo cazzo gonfio, facendolo prima scendere un po’ verso il basso e poi rimbalzare verso l’alto tornando alla posizione di partenza. Lo guardai con brama e mi accorsi che dietro a quei boxer attillati grigi potevo intuire in basso la forma delle palle, in alto la sagoma del pisello che puntava verso il lato ed infine la forma della cappella, che aveva inumidito il tessuto delle mutande. Non ci capivo più niente.
Mi ripetè:
- non dirai a nessuno che te lo sto per far vedere
- Fili, sta tranquillo, resterà un segreto tra di noi!
Io continuavo a guardare quel pacco, che mi faceva viaggiare con la mente tra la profonda eccitazione e la paura del senso di colpa che avrei provato abbandonando le mie difese, lo vidi pulsare e sentii un brivido percorrermi le palle. Filippo infilò i pollici dentro le mutande, dietro l’elastico, e le abbassò. Di ...