1994-4 Una giovane amante, corso avanzato.
Data: 25/08/2024,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Hardcore,
Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster
Lo squillo del citofono mi strappa dal sonno del giusto, il che mi trasforma immediatamente in uno smoccolatore professionale. Quando mi girano le palle riesco ad imprecare e sacramentare in almeno dodici lingue differenti, non ultimi sanscrito e aramaico. Ed ovviamente, l'essere svegliato di domenica mattina ad una qualsiasi ora precedente il mezzogiorno, mi fa girare le palle alquanto. In fin dei conti, durante la settimana lavoro come un mulo e reputo mio sacrosanto diritto godermi il sabato sera... e notte... come più mi piace, conseguentemente la domenica mattina è rigorosamente dedicata alla nanna!
Continuando a smadonnare con puntigliosa costanza, mi trascino lungo il corridoio fino alla porta d'ingresso, schiaccio il pulsante di risposta come volessi polverizzarlo e muggisco nel citofono. - Chiunque tu sia, se non hai un ottimo motivo per avermi svegliato all'alba, ti sei guadagnato un mese in rianimazione.-
Non aspetto la risposta, schiaccio il comando di apertura del portone e lascio la porta d'ingresso aperta, tanto so perfettamente che si tratta di qualcuno dei miei amici che viene a scroccare caffè. E se è un malintenzionato, oltre ad essere grosso come un orso, in questo momento io sono intenzionato molto peggio del malintenzionato di cui sopra.
Barcollo fino al bagno, mi levo di dosso la biancheria e mi infilo nella doccia. Sto per aprire l'acqua quando sento chiudersi la porta d'ingresso. - La caffettiera è pronta, accendi il gas e tira fuori le ...
... tazze. Finché non bevo caffè non ti azzardare nemmeno a respirare.- urlo attraverso la porta del bagno. Chiunque sia non si merita un trattamento migliore, dopo avermi svegliato.
- Ok.- risponde una vocina.
Apro il getto dell'acqua e allungo una mano verso lo shampoo. Sto per versamene una dose nel palmo della mano ma mi blocco realizzando che c'è qualcosa che non va: la voce che mi ha risposto non è di uno dei miei amici e per di più è femminile.
Chiudo l'acqua, appoggio lo shampoo, mi butto addosso l'accappatoio e mi scapicollo verso la cucina.
- Ciao.- mi fa Roberta con un tono da bambina in castigo, sbirciandomi da sotto la frangetta nera con evidente imbarazzo, seduta al tavolo da pranzo.
- Roberta?- balbetto. - Ma cosa...?-
- Scusa se ti ho svegliato.- mi interrompe lei. - Ma mi avevi detto che potevo passare a trovarti quando volevo, e così... Ma se vuoi, torno un altra volta.- fa lei, alzandosi pure in piedi.
- Ma no! Accidenti, scusami!- la rimetto gentilmente a sedere.- Pensavo fosse uno dei miei soliti amici. Ogni tanto si mettono in testa di venirmi a rompere le s**tole alla domenica mattina.-
- Come ho fatto io, insomma.- fa lei di rimando, con quell'aria da ragazzina impertinente.
- Ma nemmeno per sogno.- mi affretto a negare.- Anzi, mi fa piacere che sei venuta a trovarmi. Solo che...-
- Cosa?- chiede lei apprensiva.- Avevi altri impegni?-
- Ossignur, non è quello!- ribatto, alzando gli occhi al cielo.- Senti, abbi pazienza, ...