Capitolo 10 – La mia storia con una donna sposata
Data: 25/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... scivolai con le mani tra le natiche e le accarezzai il culo, lei iniziò a baciarmi da sotto la gola. Lentamente, scese giù, prese il cazzo, diede un colpo di lingua a mò di pennello, sembrava che leccasse un cono gelato. Non sapevo cosa fare, salvo accarezzarle la testa. Chiusi gli occhi e iniziai a godere purtroppo per poco tempo:
“Tesoro guarda che sto per venire!”
Distesi Cristina e lei aprì le gambe e mi misi in mezzo a leccare la figa. Passai la lingua, tra le grande labbra, è mi piacque molto, continuai e più leccavo e più a lei piaceva.
“ Ahhh Gianluca continua ….. così che mi fai venire!!”
Ebbe il primo orgasmo. Si riposò per qualche minuto poi si tolse dalla posizione che eravamo, mi venne sopra, prese il cazzo è lo guido nella sua figa fino ai coglioni si chinò, per baciarmi, mentre le nostre lingue giocherellavano tra loro, lei inizio a muoversi, mi stava scopando, si mise dritta con le mani poggiate sul mio torace, è inizio a salire e scendere piuttosto velocemente. Ebbe un secondo orgasmo. Anche il mio piacere era al culmine:
“Amore non resisto, sto per venire …”.
Si tolse velocemente e riversai sulle mani un bel po’ di sperma. C’abbracciammo e ci baciammo poi facemmo la doccia insieme come nostra consuetudine. Ci mettemmo a dormire abbracciati. Era giovedì mattina e andai a lavorare; come ogni giorno mandai verso la tarda mattinata un messaggio a Cristina:
“Domani sera partiamo per la montagna?”
Mi rispose quasi subito:
“Ma certo, ...
... che domande; ho voglia di andare nel nostro nido d’amore e passare tutto il tempo con te.”
Quindi chiesi un’ ora di permesso per venerdì pomeriggio in modo da poter partire prima per la montagna. Alla sera, terminata la cena, Cristina volle andare a fare un giro per la città fregandosene di eventuali conoscenti di suo marito che avremmo potuto incontrare. Eravamo a fine maggio e i primi caldi stavano sopraggiungendo e le persone visto l’avvicinarsi della stagione estiva erano invogliate a uscire di casa e a passeggiare lungo le vie del centro cittadino. Cristina non era da meno. Si vestì con un blazer dress lungo, verde acqua con spacchi laterali, taglio smanicato con cintura a vita alta en pendant e scarpe col tacco di 10 centimetri dello stesso colore del vestito e calze a rete color carne. Era uno splendore!?!
Prendemmo l’auto e andammo in centro città, la parcheggiai e iniziammo a camminare; Cristina era felice e radiosa; la felicità era tale che chiunque la guardasse se ne accorgeva. Camminammo per un lungo tratto passando per il centro storico, per le piazze più caratteristiche della città e poi sulle mura antiche. Poi verso le 23:00 circa tornammo a casa. Andammo a letto; eravamo tutti e due molto stanchi e non facemmo l’amore. Il mattino seguente andai a lavorare; avevo la mente pronta per partire per la montagna e quindi mi non concentrai molto sul lavoro anzi tutt’altro. Intanto Cristina era a casa che preparava le valigie per me e per lei. Terminai il lavoro ...