Desideriamo quello che vediamo tutti i giorni
Data: 24/08/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Goloso, Fonte: EroticiRacconti
... muoversi sul mio cazzo e la sua lingua quasi avvolgerlo. Dopo alcuni minuti si è staccata, guardandomi e riprendendo a segarmi.
Ho guardato attorno a noi e ho visto un sasso su cui avrei potuto sedere. Le ho sfilato la maglia e le ho sbottonato i pantaloni, poi ho tolto i miei e li ho piegati, ricavando un "cuscino" da mettere sul sasso che avevo visto e su cui sedermi. Lei mi ha guardato sistemandosi il reggiseno, fuori posto per la mia precedente intrusione, si è tolta i pantaloni e le mutandine che mi ha lanciato in faccia sorridendo. La sua figa era pelosa, ma ordinata e vedendola mi era diventato ancora più duro, se possibile.
Si è avvicinata e mi è salita cavalcioni. Il mio cazzo è scivolato nella sua figa bagnata senza nessuna fatica e subito lei ha cominciato a muoversi su di me. Le ho palpato ancora il seno e abbiamo ricominciato a limonare, mentre entravo ed uscivo ripetutamente da lei. Le ho messo una mano nei capelli ricci e li ho tirati delicatamente, facendole tirare indietro la testa. Era così bagnata che sentivo colare i suoi succhi su di me.
Ad un certo punto si è alzata fissandomi, si è girata e si è si è messa carponi, volgendo il suo sedere verso di me. Teneva ...
... le gambe leggermente distanziate e potevo vedere anche la sua figa aperta. Ha voltato la testa verso di me, invitandomi, ma specificando "solo davanti". Io ero soddisfatto della situazione, quindi non volevo certo contrariarla. Mi sono inginocchiato dietro di lei e ho preso in mano il mio cazzo, guidandolo sulla sua figa e strofinando la cappella. Lei continuava a fissarmi, forse per rassicurarsi che prendessi la strada giusta. Ho spinto e ancora le sono scivolato dentro. Lei ha inarcato la schiena e mugolato di piacere. Le ho messo le mani sui fianchi e ho iniziato a coordinare il suo movimento col mio, per avere la maggiore penetrazione. Tenevo un ritmo martellante e lei continuava a gemere.
Le ho scaricato un fiume di sborra, tanta che ha iniziato a colare e a fermarsi sull'erba. Ho continuato a darle dei colpi più leggeri, ma anche lei aveva goduto e mi guardava girata di lato.
Ci siamo staccati e abbiamo preso un attimo per ricomporci. Poi ci siamo vestiti e ci siamo avviati in direzione di casa sua chiacchierando come prima. Lei mi ha salutata imbarazzata, ma sorridente. E io sono andato verso casa mia.
Magari nelle prossime settimane proverò ad uscire ancora a fare un giro...