Desideriamo quello che vediamo tutti i giorni
Data: 24/08/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Goloso, Fonte: EroticiRacconti
... fosse una persona abitudinaria, ho rifatto il percorso della settimana scorsa. Raggiunto ed oltrepassato il gruppo di case però non ho incrociato nessuno, e un po' deluso presi la strada in salita che porta alla cappella di San Giulio. Questa cappella si trova sul limite tra i campi ed il bosco e so che lì c'è un piccolo prato curato da dei volontari con due panchine che guardano verso i campi più a valle. Quando sono arrivato in cima alla salita, la trovai seduta su una panchina.
L'ho salutata è mi sono avvicinato, sedendomi sulla canna della bicicletta. Abbiamo iniziato a chiacchierare, e dopo una decina di minuti, ho cercato di essere vagamente malizioso, raccontando di me e della mia situazione sentimentale, che è in un periodo fiacco. Ho chiesto di lei, ottenendo solo che mi dicesse che con suo marito la passione si era affievolita, giustificandola con l'età ed il passare del tempo.
Con la scusa della posizione in cui ero seduto ed il male al sedere derivante da questa, mi sono spostato sulla panchina su cui era seduta lei, rimanendo a poco più di mezzo metro di distanza. Eravamo rivolti l'uno verso l'altra e lei teneva un braccio lungo lo schienale della panchina nella mia direzione. Abbiamo continuato a chiacchierare e io cercavo di essere simpatico e malizioso. Rinfrancato dai suoi sorrisi ho deciso di tentare il tutto per tutto, ma volevo procedere per gradi per non farle pensare che ero un maniaco, del resto non è che mi conosca così bene. Le ho accarezzato ...
... il braccio e subito lei si è irrigidita, ritraendolo leggermente, ma lasciando che continuassi a sfiorarla. Visto che la sua esitazione era solo parziale, mi sono avvicinato e l'ho baciata. Vedevo dal suo sguardo che era allarmata, ma non si è ritratta, e dopo un istante ho sentito che si è rilassata e ha contraccambiato il bacio.
Quando mi ha messo una mano dietro alla testa per trattenermi, mi sono sentito autorizzato a insinuare la mia lingua nella sua bocca e a metterle la mano sul seno. Lo sentivo attraverso la maglia morbido e caldo.
Abbiamo continuato a limonare e io le ho messo la mano sotto la maglia palpandole il seno attraverso il reggiseno che sentivo essere di pizzo. Quando ho sentito il capezzolo inturgidirsi, ho infilato la mano sotto al reggiseno. Lei non aveva esitazioni e così mi sono staccato dalla sua bocca, l'ho fissata e mi sono alzato, tenendole la mano. Lei mi guardava e quando ho tirato gentilmente il suo braccio, si è alzata e mi ha seguito. Siamo andati dietro la cappella, dove dopo alcuni metri iniziava il bosco: anche nel malaugurato caso che qualcuno fosse arrivato, avremmo avuto il tempo di ricomporci.
Mi sono slacciato i pantaloni e lei si è accovacciata allungando le mani per aprirli, mi ha abbassato le mutande e ha preso il mio cazzo. Sentivo la sua mano fredda sul mio cazzo bollente mentre guardandomi iniziava a farmi una sega. Poco dopo si è avvicinata con la testa e lo ha preso in bocca iniziando un pompino. Sentivo la sua bocca ...