1. Desideriamo quello che vediamo tutti i giorni


    Data: 24/08/2024, Categorie: Etero Autore: Goloso, Fonte: EroticiRacconti

    Tutte le mattine per andare a lavoro percorro in macchina una ventina di chilometri. Nel percorso che faccio normalmente, mi sono abituato a vedere le stesse facce, che sono ormai familiari. Tra queste persone con cui condivido gli orari mattutini, c'è una distinta signora.
    
    A pochi chilometri da casa mia lungo il tragitto che percorro, c'è un gruppo di case ed una fabbrica poco lontana da queste. Vedo spesso questa signora, o uscire dal cancello di una delle case, o dirigersi a piedi verso la fabbrica, o girare verso questa.
    
    La signora in questione è sempre abbastanza elegante, è abbastanza alta, ha dei capelli biondo scuro ricci fino alle spalle raccolti quasi ogni giorno sul retro con una molletta, porta dei grossi occhiali ed ad occhio deve avere circa 50 anni. Nonostante l'età ha un aspetto che mi ha sempre intrigato molto, ma oltre agli incroci sfuggenti mattutini, pur non abitando così lontano da me, non l'avevo mai vista da nessuna parte.
    
    Sabato scorso, approfittando della bella giornata, avevo preso la mia bicicletta e stavo percorrendo un tratto di strada sterrata che passa in mezzo ai campi e che segue più o meno in modo parallelo la strada che faccio normalmente al mattino. Quando ero ormai non molto distante dal gruppo di case dove avevo capito abitare la signora, vidi sulla strada davanti a me una persona che camminava nella mia stessa direzione, dandomi le spalle. Quando mi fui avvicinato un po', ma rimanendo sempre a una certa distanza, vedendo la ...
    ... corporatura e i capelli biondo scuro ricci e capii che era lei. Avanzando cercavo di rallentare progressivamente, in modo che non sembrasse che mi fermassi frenando di botto, ma che tenessi un'andatura da passeggio. Quando le fui di fianco la salutai con un "ciao" abbastanza confidenziale, anche se non ci eravamo mai parlati. Lei contraccambio con un freddo "buongiorno" di circostanza e squadrandomi come se potessi essere un maniaco. Dopo il primo attimo di esitazione, deve avermi messo a fuoco come una persona già vista, e prima che potessimo iniziare a parlare, la sua espressione si era ammorbidita e sembrava che mi riconoscesse anche lei. Ci presentammo ed iniziammo a chiacchierare. In un primo momento restai sulla bicicletta per poi scendere e spingerla camminando. Dopo un attimo di introduzione parlando del nostro lavoro, che in fondo era la cosa che faceva sì che avessimo quei sfuggenti momenti di interazione mattutini, iniziammo a parlare un po' di noi. Lei era simpatica ed io cercavo di essere brillante, ma questo non tolse che dopo un percorso ad anello di circa una ventina di minuti, quando arrivammo nei pressi di casa sua, ci salutammo ed io salì sulla bicicletta e me ne andai.
    
    Nella settimana passata l'ho vista in tre diverse mattine, e passando l'ho salutata con un cenno della mano. Lei gentilmente mi ha sempre sorriso e ricambiato il saluto con la mano.
    
    Questo pomeriggio ho ripreso la bicicletta nello stesso orario della settimana scorsa, e, nella speranza che ...
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