Incontri a tutto campo – 1aparte
Data: 23/08/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sesso di Gruppo
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... trentenni, con lei che mi scruta e poi che si piega verso il compagno per scambiare qualche frase, ma senza staccarmi gli occhi di dosso. Per non dargli l’impressione di osservarli, mi giro un poco sul telo e guardo lungo l’arenile, verso sud, con gli avambracci appoggiati sulle ginocchia tirate su. Dopo un po’ percepisco una presenza e mi volto: è la giovane della coppia che mi guarda, mi sorride e mi chiede: «Scusa, tu… accendere? -mostrando le dita impegnate da una sigaretta fatta a mano tra indice e medio- Tu… capire mia lingua?» Normalmente l’avrei mandata a fare in culo, ma è tenera, graziosa, impacciata nella sua sfrontataggine e decido di stare al gioco e divertirmi un po’: «Sì, io capire… io parlare poco italiano, ma capire!» e le sorrido. Lei sembra illuminarsi, ma poi mima l’accendere la sua canna (Sì, non dev’esserci troppo tabacco, in quella sigaretta!) ed io cerco nella tasca esterna della borsa pubblicitaria fino a che non ritrovo un Bic, che ricordavo vagamente di avere, col quale le accendo la canna, sorridendo a trentadue denti. Mi fa un sorriso radioso per ringraziarmi, fa un tiro bello potente e poi, invece di tornare dal suo tipo per dividere con lui la canna, si siede a gambe incrociate accanto al telo e me la porge. Sorrido, mi schermisco con un gesto e rifiuto cortesemente. Lei mi osserva ed anche io lo faccio: snella, bel seno pieno, abbronzata integrale, con un bel culetto tonico che le avevo apprezzato prima, non oltre il metroesessanta, riccioli ...
... neri… sopra e sotto: visto che tiene le ginocchia ben divaricate, ho facilità di vedere e lei, poi, sembra accorgersi della mia occhiata, ma mi incoraggia con un sorriso ed allargando ancora le cosce. Poi disincrocia le caviglie e si lascia andare indietro, fino ad appoggiarsi ad un gomito. Le vedo bene le labbrine sporgenti della fica, con solo una striscetta di pelo in basso sul pube. Mi si sta offrendo… quantomeno alla vista. «Tu… da dove venire?» Decido di stare al gioco e le rispondo come è convinta che possa fare: «Io… Africa… Nigeria! Tu… conoscere?» Lei sorride, disarmante: «Io… sapere dove, ma mai stata!» Ci sorridiamo ed annuiamo come due scemi. Getto uno sguardo al suo compagno: anche lui a ridosso della trentina, magro, esile, testa rasata ma barba rada corta; decisamente non rischio di soccombere, se mi aggredisse, penso ridendo tra me. Noto che la tipa mi scruta senza vergogna: sembra affascinata non tanto dal mio fisico tonico, ma dalla mia dotazione virile. «Io… – mano aperta sul petto- … Cinzia!» Stesso gesto mio «Bakari» e sorrisone. Sorride anche lei. Si tira di nuovo su a sedere e si dondola sul sedere, avvicinandomisi di un niente: «Tu… piacere donne bianche?» occhioni sgranati, finto innocenti. La tipa ha qualche voglia e fa domande cretine: si aspetta davvero che qualche immigrato africano possa risponderle “No, mi fanno schifo”??? La accontento: vediamo dove vuole arrivare. Roteo gli occhi e sorrido a trentadue denti:«Oh, sì, ma’am! Donne bianche molto ...