Vicino perverso - pt2
Data: 22/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti
Riguardo alla notte in cui Federico si impossessò per la prima volta del mio corpo, non entrerò nei dettagli. Posso solo dire che fu un miracolo che i miei figli non si svegliarono a causa dei miei gemiti. Di questo devo ringraziare la TV ancora accesa in salotto ma soprattutto Federico, che, capito l’andazzo, fu pronto a ficcarmi indice, medio e anulare dritti in bocca attutendo notevolmente i miei versi di piacere.
Ah, se ve lo stesse chiedendo, non sono riuscita, con suo grande dispiacere, a “prenderlo tutto”.
Per capirci, Federico si presentò con un aragosta lì dove io ero abituata al gamberetto di mio marito.
Dopo quella notte le nostre vite cambiarono radicalmente.
Passò un mese circa. Un mese in cui non ebbi nessun altro rapporto sessuale con lui, anzi, nel tempo che trascorse, non parlammo neanche dell’accaduto. Federico si comportava come se nulla fosse successo.
Mio marito si ripresentò a casa un pomeriggio. Ammise di avere una tresca con una sua collega e che si sarebbe trasferito da lei. Terminata la furiosa sfuriata se ne andò dicendo che, quando mi sarei calmata, avremmo avviato le pratiche del divorzio.
Stronzo.
Da quel momento Federico colse la palla al balzo e, pian piano, iniziò ad essere sempre più presente nella mia vita. Il suo supporto e aiuto fu fondamentale per me in quei giorni. Gradualmente, e senza che me ne rendessi conto, quel ragazzo si stava sostituendo a mio marito, prendendone il ruolo. Non appena aveva del tempo libero ...
... si offriva di darmi una mano aiutandomi con le faccende domestiche, accompagnandomi in giro a fare compere, arrivando anche ad accompagnare i miei bambini a scuola e a pallavolo.
Con il passare dei giorni mi infatuavo sempre di più di quel ragazzo così affettuoso e premuroso senza far caso a tutte le stranezze che appartenevano al suo carattere. I miei figli, invece, lo adoravano ma impararono ben presto a temerlo e rispettarlo, lo capii quando sentii che si rivolgevano a lui chiamandolo “papà Federico”.
Rimasi allibita.
Ma come gli era potuto in mente di farsi chiamare a quel modo dai miei figli? Che cosa aveva detto loro?
Provai ad affrontare l’argomento con lui finendo per scatenare tutte le sue ire. Non so bene come ma, riuscì a convincermi e finimmo la discussione con me che gli davo ragione. Dopotutto i miei figli avevano bisogno di una figura paterna in questo momento della loro crescita, o almeno è questo quello che mi disse lui.
Non mi stavo rendendo conto che, con il suo modo di fare, stava sminuendo il mio ruolo rendendomi quasi un semplice oggetto.
Nonostante lui abitasse ancora nel suo appartamento e non dormissimo insieme la sera, agli occhi dei miei figli credo che Federico fosse diventato a tutti gli effetti il mio nuovo partner.
Ed è proprio per questo motivo che Federico decise di fare il passo successivo, decise che dovevamo uscire tutti insieme come una vera famiglia “E quale giorno migliore per uscire tutti insieme se non la domenica?” ...