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Fuga in montagna
Data: 20/08/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti
... fantastico. Mi risciacquai da tutto il sapone e chiusi il rubinetto. Mi asciugai ed uscii dal bagno con un asciugamano intorno alla vita, nel caso in cui Giacomo non fosse ‘ansioso’ come me. "Oh, bene sei uscito." E con una mano sul pene si precipitò verso il bagno. Sentii la doccia che partiva e la porta a vetri chiudersi. Fra di me ero deluso dal fatto che la mia fantasia non si sarebbe avverata. Però ero così dannatamente curioso. Dovevo vedere se l'erezione di Giacomo era dovuta a me o no! Lasciai l'asciugamano sul letto e mi avviai con la pelle d'oca verso il bagno. Tremavo, non perché avevo freddo, ma perché ero eccitato per quello che poteva accadere. Presi il mio spazzolino da denti e mi appoggiai su una gamba al bancone del bagno. Guardando nel riflesso dello specchio vidi un cerchio apparire sulla porta a vetri dietro di me. Gli occhi verde brillante di Giacomo mi stavano fissando. Potevo sentire il sangue scorrere verso il mio cazzo che rapidamente crebbe di nuovo fino a raggiungere la sua massima lunghezza. Mi chinai per sputare il dentifricio e fu allora che sentii la porta della doccia aprirsi. Le mani calde e scivolose di Giacomo mi afferrarono la vita e mi trascinarono sotto la doccia. All'inizio sobbalzai a causa della temperatura dell’acqua, ma fui rapidamente stabilizzato dalle sue labbra umide premute contro le mie. Che diavolo! Stavo baciando il mio miglior amico, nudo sotto la doccia! All'inizio non mi sembrò reale, la sua ...
... mano mi accarezzò una guancia e il bacio divenne più intenso. La sua mano scivolò via dal mio viso e mi sfiorò gli addominali con la punta delle dita muovendole lentamente verso il mio uccello. Nervosamente feci lo stesso, anche se ammetto di essermi soffermato un po’ di più sui suoi pettorali ben definiti. Feci roteare la mano intorno ai capezzoli e li sentii diventare sodi. La sua mano ora era saldamente stretta intorno al mio pene. Mi sentivo come se stessi per esplodere. Una sensazione di euforia ed estasi scorreva nelle mie vene. Si morse di nuovo il labbro, proprio come prima, guardò il mio cazzo e poi di nuovo me. "Vuoi?" Riuscii a balbettare. "Con piacere!" Rispose mentre un grande sorriso gli spuntava sul viso. Quando cadde in ginocchio, baciandomi il corpo mentre lo faceva, non riuscii a controllare le mie ginocchia. Stavano barcollando e tremando come se fossi ubriaco fradicio! La sua lingua sporse dalla bocca e tracciò il mio uccello. La sua sinistra si protese verso l'alto e massaggiò lentamente e leggermente il mio scroto. Aprendo la bocca ingoiò il mio cazzo e la sua testa dondolò su e giù metodicamente, mentre continuava a carezzarmi le palle con l'altra mano. Fu il miglior pompino che mi avessero mai fatto! Allargai le braccia e mi appoggiai per non crollare per il piacere. La sua mano destra era ora alla base della mia asta perfettamente liscia e si muoveva al ritmo della sua bocca. Stavo per venire! Una parte di me ...