Fuga in montagna
Data: 20/08/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti
Era una gelida mattina al resort. Giacomo ed io ci eravamo appena svegliati da un ottimo sonno. Io ero sdraiato sul mio letto matrimoniale e Giacomo sul suo. Sia io che Giacomo eravamo eterosessuali, avevamo avuto tonnellate di fidanzate e tonnellate di sesso bollente con quelle ragazze.
Noi due eravamo compagni di stanza all'università.
Quella giornata si preannunciava come qualsiasi altra da quando eravamo in montagna, ci saremmo alzati, avremmo fatto colazione, saremmo andati agli impianti e fatto snowboarding tutto il giorno, saremmo tornati e saremmo andati a dormire.
Mi tolsi i boxer e attraversai la stanza dirigendomi verso la doccia. Giacomo e io eravamo grandi amici sin dalla nascita, quindi non avevamo problemi a stare nudi insieme... inoltre, come ho già detto, non eravamo gay, quindi qual era il problema?
Aprii l’acqua della doccia e il vapore cominciò a riempire il bagno. Mentre l'acqua calda scorreva sul mio corpo atletico, presi un respiro profondo e tirai un sospiro di rilassamento. Allungai la mano per prendere il sapone, ma non ne trovai. Infastidito, aprii la porta di vetro della doccia e uscii.
In piedi, anche lui nudo davanti allo specchio a lavarsi la faccia, c'era Giacomo. Aveva un corpo così bello. Si allenava regolarmente, ma non era affatto un maggiorato. I muscoli del petto erano tutti chiaramente visibili, anche attraverso la foschia fumante della stanza. Non ricordo per quanto tempo rimasi a guardarlo, ma ricordo i miei occhi ...
... fissi sul suo culo perfettamente formato quando improvvisamente disse: "uhhh, Gabriele? Stai bene amico?"
Gocciolante e nudo riuscii goffamente a gridare che stavo solo cercando del sapone.
Sorrise e mi porse una saponetta da hotel incartata.
"Oh, grazie." E mi ritirai rapidamente nella doccia.
Cercando di non renderlo visibile, sfregai contro la porta di vetro mentre la chiudevo in modo da avere ancora una finestra per guardare il suo corpo luccicante.
Mentre si voltava per andarsene i miei occhi si incollarono al suo cazzo. Era enorme! Aveva un’erezione in piena regola lunga e completamente rasata.
Mentre se ne stava andando, si accorse che lo stavo guardando... ancora, attraverso la porta a vetri.
All'inizio non me ne accorsi, ma il mio grosso cazzo insaponato era solido come una roccia e premuto contro la porta. Ero quasi completamente glabro, dato che ero un nuotatore ed avevo rasato tutto, comprese le palle. Indossavo slip da bagno per la maggior parte del tempo, quindi non aveva molta importanza in quell'area, ma mi piaceva come ci si sente.
Lui si morse il labbro in modo seducente, ma uscì timidamente e velocemente dal bagno.
Finii la doccia, per la maggior parte del tempo ad occhi chiusi, immaginando come sarebbe stato sentire un cazzo così grosso in una bocca vergine come la mia. Ero così confuso. Non avevo mai provato alcun tipo di attrazione per un uomo prima... forse era solo l'eccitazione del proibito? Qualunque cosa fosse, era ...