L’ 8 marzo degli uomini.
Data: 13/08/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: jeepster, Fonte: Annunci69
Questa è una versione rivista e corretta di un racconto che avevo già pubblicato qui otto anni fa e che faceva parte di una serie intitolata “I panni sporchi”.
Dopo quel fatidico sabato le giornate ripresero a scorrere come al solito.
Ovviamente il mio stato d’animo era diverso, mi sentivo molto più vicino ad Ercole, sentivo un senso di complicità mai provato prima. Ogni tanto mi veniva di sorridergli, così, senza motivo, soltanto per avere in risposta un suo splendido sorriso: a volte succedeva, a volte no.
Ad ogni modo nessuno di noi ritenne di fare alcun commento su quanto era accaduto. Io però non potevo fare a meno di chiedermi se avvertisse anche lui lo stesso sentimento di complicità; così le volte che non rispondeva al mio sorriso mi domandavo se per caso volesse farmi capire che la cosa era stata solo un fatto episodico a cui lui non dava nessun peso e sicuramente non avrebbe avuto alcun seguito.
Mi veniva da pensare che in effetti non c’era niente di strano se lui adesso si fosse pentito di aver fatto sesso con suo genero, in fondo aveva tradito, in un colpo solo, due dei suoi affetti più cari: Silvia e Laura, sua moglie e sua figlia.
Personalmente non provavo nessun senso di colpa, in nessun modo sentivo di aver tradito mia moglie facendo l’amore con suo padre. Era stato tutto così naturale e spontaneo; era tutta un’altra dimensione di rapporto; totalmente differente e distante da quello che c’era con lei; insomma era come se fosse un altro “me ...
... stesso” quello che si era lasciato andare con Ercole, perciò la cosa non intaccava affatto il mio amore per lei.
Passarono pochi giorni e arrivò l’8 Marzo. Laura avrebbe trascorso la serata in un locale insieme a sua madre e a Loredana, la sua sorellastra. All’inizio mia suocera non voleva partecipare nonostante le sollecitazioni che gli arrivavano da più parti ma alla fine acconsentì, soprattutto per le insistenze del marito. Probabilmente lo fece per non far sembrare che avesse problemi a trascorrere una serata con Loredana, figlia di Ercole avuta al di fuori del loro matrimonio ma a cui lui aveva sempre voluto un gran bene e a cui si era sempre dedicato molto, sforzandosi di farla considerare a tutti gli effetti un membro della loro famiglia.
Per la verità io credo che Silvia l’avesse ampiamente accettata come tale; in realtà le motivazioni dell’iniziale diniego di mia suocera erano dovute più verosimilmente ad un impensabile venir meno ai suoi doveri di moglie e madre che neanche per una sola sera poteva lasciare i maschi della famiglia abbandonati a sé stessi; infatti fino a pochi minuti prima di prepararsi per uscire si prodigò nel cucinare una gustosissima cena per noi.
Se devo essere sincero, dentro di me avevo sperato vivamente che mio suocero riuscisse a convincerla, mi stuzzicava molto l’idea di rimanere in casa io e lui da soli per tutta la serata.
Gustammo la cena parlando del più e del meno, poi appena finito, alzandosi per sparecchiare Ercole disse: «E ...