Un migrante da soccorrere
Data: 11/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: karin, Fonte: EroticiRacconti
Come al solito avevo dimenticato di fare la spesa ed il mio frigorifero era completamente vuoto. Indossai velocemente una felpa, un paio di leggins ed il piumino più pesante che avevo poiché la temperatura in quel giorno di dicembre era prossima allo zero. Andai in auto al centro commerciale e, mentre parcheggiavo, vidi Mohamed, il ragazzo senegalese che di solito mi aiutava a trasportare le buste della spesa ma quel giorno, oltre a lui, c’era anche un’altro ragazzo di colore, carino, alto, magro e giovane. Scendendo dall’auto salutai Mohamed e, con la coda dell’occhio, notai che l’altro ragazzo mi stava fissando insistentemente il culo. Entrai nel supermercato e comprai tutto il necessario. Quando uscii mi venne subito incontro quel ragazzo, dato che Mohamed era impegnato ad aiutare un’altra signora e mi chiese in inglese se poteva aiutarmi ed io, sorridendo, gli consegnai le mie due buste piene. Mentre stavamo camminando, arrivò nel parcheggio un’auto dei Carabinieri che si diresse subito verso Mohamed. A quel punto, il ragazzo che mi stava aiutando a trasportare la spesa si impanicò e, cominciando a parlare in francese, mi disse che non poteva essere controllato in quanto, se gli agenti lo avessero scoperto, lo avrebbero sicuramente rispedito nel suo Paese poiché non aveva nessun documento. Provai molta compassione per lui e gli dissi di non preoccuparsi poiché lo avrei aiutato io. Lo feci salire sulla mia auto, misi in moto e mi allontanai. Il ragazzo mi ringraziò ...
... un’infinità di volte e mi disse di essere congolese, di chiamarsi Edo e di essere arrivato in Italia con un barcone circa tre mesi prima, al termine di un viaggio difficile e pieno di pericoli. Dissi ad Edo di parlare tranquillamente nella sua lingua, il francese, in quanto lo capivo abbastanza bene avendolo studiato a scuola e lui mi raccontò che, da quando era arrivato in Italia, viveva alla giornata con i soldi che riusciva ad elemosinare ed il suo obiettivo era quello di raggiungere la Francia, dove viveva un suo zio che lo avrebbe ospitato e gli avrebbe trovato un lavoro. Il ragazzo però aveva paura di prendere il treno senza biglietto poiché c'erano molti controlli e se lo avessero scoperto, sicuramente lo avrebbero rispedito in Congo. Mentre Edo mi parlava notai che, in effetti, i suoi vestiti, oltre che sporchi, logori e maleodoranti, erano molto leggeri ed inadatti alle rigide temperature di quel periodo. Intenerita dai suoi trascorsi, dissi ad Edo che lo avrei aiutato io a raggiungere i confini con la Francia promettendogli di comprare il biglietto del treno. Lui mi ringraziò con le lacrime agli occhi e mi chiese se avessi del cibo poiché era molto affamato, perciò decisi di ospitarlo a casa e preparargli un bel pasto caldo. Arrivati a casa Edo mi aiutò a sistemare la spesa poi, avendo bisogno di un po’ di tempo per cucinare e dato che lui non emanasse proprio un “buon odore” gli dissi che poteva riscaldarsi con una bella doccia mentre io mi occupavo del pranzo e mi ...