1. Un insospettabile quartiere libertino: i capezzoli della mamma


    Data: 10/08/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: birbantotto, Fonte: Annunci69

    ... andarsene, ma Joe non lo permise.
    
    “Tanto vale che finiamo, ormai il tuo bambino sa quanto sei troia”
    
    “Abbiamo finito” disse lei.
    
    “E no non ti ho ancora fatto assaggiare la specialità della casa” rispose Joe.
    
    La prese come prima per i capezzoli e la avvicinò. La baciò in bocca e le strinse le natiche. Amin la circondò. Era in piedi in sandwich tra i due maschi mentre il figlio si sedette sul letto per vedere lo spettacolo.
    
    Amin e Joe la leccavano e strizzavano ovunque. Joe le stava allargando l’ano con due dita per prepararla. Paola aveva capito ed era spaventata ma anche vogliosa di provare quel cazzo asinino nel culo. La presenza del figlio era in secondo piano perché i suoi capezzoli torturati le davano scariche elettriche che la mandavano in paradiso. Avevo bisogno, letteralmente bisogno, di essere riempita.
    
    Amin la mise a pecorina sul letto. Il viso della mamma era ad metro dal cazzo floscio del figlio. Amin le preparava il buco leccandola e insalivandola. Joe aveva la mazza dura e tesa e come fatto altre volte la porse ad Amin, che non era gay ma sapeva giocare e insalivò anche quella.
    
    Poi avvicinò la cappella ad Angelo che rimase stupito, ma l’aria in quella stanza era carica di tensione erotica e la ingoiò la succhiò avidamente e la leccò. Il suo cazzo prese vigore. Joe gli prese la testa per due minuti lo scopò in gola. A Angelo non dispiacque e questo lo meravigliò ma dopo quella giornata tante cose sarebbero cambiate.
    
    La donna stava ...
    ... aspettando di essere inculata ed era tenuta calda dalla bocca e dalle dita di Amin che appena vide Joe avvicinarsi prese Paola per un braccio “Angelo tieni anche tu la mamma, non vorrei che quando sente la mazza di Joe entrarle nel culo voglia scappare”.
    
    La scena era eccitante. La donna aveva il culo in alto pronta a ricevere il cazzone di Joe mentre era tenuta ferma per le braccia dal figlio e da Amin, entrambi con i cazzi che svettavano.
    
    Paola tratteneva il fiato per il timore delle dimensioni di Joe. Lo aveva preso in culo molte volte, non era sempre stato piacevole, talvolta il disagio le aveva impedito di venire, ma non era quello a preoccuparla ma le dimensioni. Così largo non lo ricordava.
    
    Joe appoggiò la cappellona e spinse. La mamma scattò con la testa lamentandosi per il dolore ma anche sospirando forte per la libidine ed Angelo non potette stare zitto. “Mamma ma quanto sei troia”
    
    Il cazzo affondò centimetro dopo centimetro nell’intestino della donna che si sentì perfettamente riempita. Il dolore era forte ma la libidine piano piano prevalse. Joe ci sapeva fare: una mano la teneva salda su un fianco mentre l’altra era in parte dentro la sua fica.
    
    Era fradicia. I suoi liquidi colavano lungo le gambe e si depositavano sul letto.
    
    Quando le dita di Amin iniziarono a lavorare i suoi capezzoli era in estasi. Un grosso cazzo in culo, la fica allargata dalla manona del suo inculatore, un altro bel maschio che le torturava i capezzoli e due cazzi davanti a lei. Non ...