1. Un insospettabile quartiere libertino: i capezzoli della mamma


    Data: 10/08/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: birbantotto, Fonte: Annunci69

    (Racconto realizzato su richiesta di un utente di A69, che spero aver accontentato)
    
    Paola era una donna di 50 anni, divorziata, bassina, formosa con un culo che faceva ancora girare uomini giovani o meno, la sua migliore qualità fisica però erano le poppe. Due tette sode e alte una 3^ abbondante con due capezzoli pronunciati.
    
    Gli uomini che avevano avuto la fortuna di montarla, ed erano parecchi specie negli ultimi anni, sapevano che una strizzata ai capezzoli fatta al momento giusto la mandava in brodo, nel senso che squirtava proprio. Insomma godeva già cosi.
    
    Il guaio è che lo sapeva anche suo figlio Angelo, 30 anni, che a dispetto del nome era un porco che da pochi giorni voleva tanto scoparsi la mamma.
    
    L’aveva vista un pomeriggio in casa una settimana fa.
    
    Era sola in casa, aveva una vestaglia blu trasparente e si toccava delicatamente la fica, ma quello che stupì Angelo erano i morsetti appesi sui capezzoli, uniti da una cordicella che Paola tirava con l’altra mano. Due capezzoli grossi e rossi con una aureola scura in sintonia con la carnagione della donna.
    
    Da quel momento per Angelo la mamma era diventata un chiodo fisso.
    
    Il giorno dopo rovistò nei suoi cassetti. Scoprì che aveva molti giocattoli erotici e biancheria sexy che non aveva mai visto ed un diario dove annotava le sue porcate.
    
    Non fu contento quando lesse che una sera della settimana prima, quando Lei aveva detto al figlio che sarebbe andata a cena dalla zia, la sua mamma si era vista ...
    ... con tre uomini conosciuti in chat che provenivano da un’altra città. Ricordò che non l’aveva vista rientrare. Per forza, aveva fatto uno sborra party!
    
    Il cazzo di Angelo era di marmo, continuò a leggere e capì che a parte l’orgia, In quel periodo si vedeva con tre uomini diversi della città.
    
    Era bravissima a non far capire nulla dei suoi amanti. Angelo aveva sentito telefonate che pensava fossero motivate da una storiella con qualche collega, ma mai avrebbe pensato che fosse così assatanata.
    
    Uno dei tre lo conosceva, era Amin, un mulatto sempre ben vestito con cui spesso discuteva di politica e di donne al bar.
    
    La sera stessa Angelo lo incontrò, non per caso, al solito locale.
    
    “Amin, sei sempre solo, ma non hai una donna?”
    
    “Che domanda è? Certo, anzi più di una, il quartiere è pieno di donne mature libertine che cercano l’avventura con un maschio arabo rassicurante come sono io. Da me si fanno fare tutto ma proprio tutto quello che non osano chiedere ai mariti” Mentre lo diceva Amin aveva un sorrisetto ironico che Angelo pensò fosse motivato dal fatto che gli scopava la mamma.
    
    “Beato te, mi farei volentieri qualche donna disinibita anziché la solita ragazza frettolosa e inesperta”
    
    “No no no, sono riservato, non chiedermi nulla è per questo che ho successo. Le scopo bene e le rispetto”
    
    “Amin” Angelo si avvicinò “devo chiederti una cosa. So che ti vedi con mia mamma. Vorrei partecipare”
    
    “Sei pazzo? Tua mamma? Ma che dici?”
    
    “Amin, lo so che mia ...
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