Due amiche nei guai (2° parte)
Data: 07/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mads19, Fonte: Annunci69
... l’altro girandosi verso Marina, che era lì accanto, anche lei legata e seduta per terra con la schiena appoggiata ad una delle casse del magazzino, dove l’avevano portata dopo averla catturata di nuovo, appena uscita dalla sua stanza, imbavagliandola allo stesso modo di Giorgia.
Le due ragazze non poterono far altro che guardare impotenti i due uomini, col terrore stampato negli occhi, perché stavolta avevano davvero paura che le avrebbero eliminate. E la paura aumentò quando, udendo il rumore di un motore diesel, capirono che uno dei banditi era andato a prendere il furgone per parcheggiarlo davanti all’entrata del magazzino: stavano per essere portate via da lì… chissà dove!
La conferma la ebbero dopo pochi istanti: l’uomo che aveva spostato il furgone rientrò e i due presero Marina da terra, uno per le gambe e l’altro per il busto, sollevandola sopra una cassa di legno aperta lì accanto. Marina provò d’istinto a dimenarsi più forte che poteva: non aveva certo voglia di essere chiusa in quella cassa, ma ovviamente non poté far nulla per impedirlo. I banditi dovettero usare un po’ di maniere dure, perché la ragazza cercò in tutti i modi di non essere costretta a piegare le gambe e rannicchiarsi per entrare lì dentro, ma alla fine dovette cedere. Fece appena in tempo a vedere la luce un ultimo istante, prima che il coperchio della cassa fosse posato sopra di lei, lasciandola chiusa in quello spazio buio e stretto, impossibilitata a muoversi e ad urlare.
La cassa fu ...
... poi caricata sul furgone, mentre Giorgia assisteva piangendo al trattamento riservato alla sua amica, immaginando che poi sarebbe toccato pure a lei. E infatti, quando la cassa con Marina fu sistemata a dovere, i due banditi scesero dal furgone e si diressero verso di lei, intenzionati a ripetere l’operazione. Anche Giorgia provò a ribellarsi, ma si rese conto ben presto che sarebbe stato completamente inutile. La sollevarono e la chiusero in una seconda cassa, facendo anche meno fatica di quella che avevano dovuto fare poco prima con la sua amica.
Quando anche la cassa con Giorgia fu caricata sul furgone, i due banditi salirono davanti e misero in moto, direzione porto.
* * * * * *
Il furgone arrivò al porto quando mancava poco più di un’ora all’alba, ma il guidatore sapeva benissimo dove andare. Attraccata ad uno degli ultimi moli c’era la nave che il giorno prima aveva portato il carico di cocaina che poi avevano depositato nel magazzino della villetta, che poi sarebbe ripartita da lì a poco. Davanti alla nave c’era un grosso capannone, con una squadra di 6 uomini più il capo, intenta a caricare sulla nave stessa una gran quantità di merce varia prelevata dal magazzino del capannone. Quando videro arrivare il furgone, che si arrestò poco distante dall’ingresso, si fermarono tutti: non aspettavano nessuno per quell’ora e la vista di quel mezzo li insospettì.
Il loro capo si fece avanti per capire di chi si trattasse, ma quando dal furgone scesero i due banditi, ...