1. Due amiche nei guai (2° parte)


    Data: 07/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... pochi attimi, che stava andando ad infilarsi in un vicolo cieco, perché le scale per scendere a piano terra erano nella direzione opposta. Ma ormai che poteva fare? Il corridoio non proseguiva oltre e quindi, in preda al panico, entrò in una delle ultime stanze. Il bandito però doveva essere poco dietro di lei e l’avrebbe raggiunta quasi sicuramente in pochi secondi… Si guardò intorno, e vide che in un angolo della stanza, seminascosta da uno scaffale, c’era una scala a chiocciola che scendeva al piano inferiore, da cui proveniva anche un po’ di luce: una via di fuga totalmente inaspettata! Scese di corsa, sicura di non essere stata vista, facendo comunque attenzione a non scivolare su quei gradini a ventaglio così stretti. La luce in effetti era piuttosto debole, perché arrivava da lontano, ma fu più che sufficiente per farle capire che era finita di nuovo nel magazzino dove quel pomeriggio aveva trovato la cocaina e le altre merci di contrabbando, poco prima di essere scoperta e catturata la prima volta.
    
    E a pochi metri da dove si trovava in quel momento c’era quella maledetta porta, quella da cui era entrata aprendo la serratura con la forcina per capelli… Quella forcina che adesso aveva ancora con sé e che le aveva permesso di aprire anche la porta della stanza al piano di sopra. Aveva detto che era la sua giornata fortunata con le serrature, no? Si precipitò alla porta del magazzino, che era chiusa a chiave, e infilò la forcina nel buco, sicura che avrebbe avuto ...
    ... successo anche stavolta. Quella porta era stata l’inizio dei suoi guai, ora poteva essere l’inizio della sua salvezza… Ma l’eccitazione le fece dimenticare per qualche attimo la situazione in cui si trovava.
    
    E furono attimi fatali: mentre Giorgia cercava di aprire di nuovo quella porta, la luce del magazzino si accese, e il riflesso sulla superficie metallica che aveva davanti quasi l’accecò e le fece chiudere gli occhi d’istinto. Nello stesso momento due grosse braccia l’afferrarono da dietro, e una mano le tappò la bocca, prima che potesse urlare. – Mi spiace, dolcezza: ti è andata male anche stavolta! – Le parole del bandito la riportarono alla dura realtà. Come poteva essersi illusa davvero di non essere stata più seguita dopo essere scesa dalle scale?
    
    8.
    
    Giorgia era distesa sul pavimento del magazzino, pancia a terra. I due banditi erano in piedi, sopra di lei e avevano appena finito di legarle le caviglie, unendole con una corda a quelle con cui le avevano legato il busto e i polsi dietro la schiena. Le corde stringevano e le facevano male, ma non poté emettere nessun lamento di dolore, perché era stata imbavagliata con un pezzo di stoffa fra i denti e diversi strati di robusto nastro adesivo argentato che le coprivano tutta la parte inferiore del viso, da sotto il naso fino al mento e a malapena riuscivano a farla respirare.
    
    – Stavolta non riuscirai a liberarti tanto facilmente… – le disse uno dei banditi.
    
    – E questo vale anche per te, bionda! – aggiunse ...
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