1. Karina


    Data: 30/07/2024, Categorie: Lesbo Autore: A_Scrittore, Fonte: RaccontiMilu

    ... continuare. Io la guardo incuriosita e impietrita non so cosa mi prende ma quel bacio mi ha vagamente eccitato… arriva di nuovo un altro schiocco, provo a resistere ma dopo poco mi lascio andare. Mi adagiò sul divano, lei si sposta sopra di me, si siede sulle mie gambe, mi prende il volto tra le mani e mi fa impazzire. Sento un fuoco accendermi dentro, non ho mai provato il sesso saffico ma lei mi mette a mio agio. È brava, sa quello che fa e mi sbottona la camicetta mentre mi guarda maliziosa. Mi poggia le mani sul mio ventre, respiro arduamente, un gemito mi sorprende e mi accende maggiormente tra le mie gambe. Divento nervosa quando lei decide di prendermi i seni tra le mani, sento che ci stiamo dando una confidenza che non ci appartiene, ma lei non si scolla da me, si guarda intorno e continua. Mi bacia nuovamente mentre i miei seni sono nelle sue mani, li palpa nonostante il reggiseno che mi comincia a starmi stretto, sono in balia di mille emozioni che mi scuotono. Cerco la sua lingua, lei mi esplora il mio palato, la desidero sempre più su di me, la bramo…
    
    La voce di Luana ci riporta alla dura realtà. Grida che è pronta la cena, rimango stordita, ci ricomponiamo sorridenti. Arrivo dopo Luana, mangiamo freddo e in silenzio quella sera. A tavola le nostre occhiate vanno più di quelle di semplici conoscenti. Sento una strana intesa e un’elettricità nell’aria che mi accende nuovamente. Sparecchiamo e con Luana torniamo sul divano. Siamo silenziose, guardiamo un ...
    ... programma in TV, quasi mi dimentico quello che è successo. Luana spegne la luce, ha trovato un film carino e vuole gustarselo insieme a noi. Karina mi guarda nervosa, i suoi occhi mi rapiscono, non sta più nella pelle. Si è fatto tardi, devo andare, Luana mi squadra, Karina sembra dispiaciuta, mi chiede se le do uno strappo dato che ho la macchina sotto casa. Salutiamo la nostra amica che ci guarda perplessa, per lei è troppo presto, sono le dieci, la serata è appena incominciata.
    
    In macchina con Karina ci abbandoniamo al piacere più intenso. Riprendiamo da dove abbiamo interrotto, sta per sfilarmi la camicetta quando passa una macchina che ci illumina quasi a giorno. Mi nascondo e sento che dovremmo trovare un posto sicuro.
    
    Mi da le indicazioni giuste per un parcheggio riservato; ci siamo solo noi due. Scendo dalla macchina assieme a lei, mi appoggio sul cofano caldo. Lei mi sbottona la camicetta, me la sfila e passa al reggiseno. Sono un vulcano sull’orlo dell’eruzione, mi dimentico di respirare più volte, farlo fuori dalle mura domestiche al chiaro di luna mi mette una voglia irrefrenabile… la sua bocca avvolge i miei turgidi capezzoli e fremo, abbandonandomi a lei. Avverto una mano provarmi a scivolare tra i pantaloni, la incito e la assecondo, Karina va in profondità, mi tocca. Gemo copiosamente; il caldo è innaturale, mi sento mancaŕe l’aria, la imploro di proseguire neanche il suono del cellulare riesce a interrompere quel momento. Ho il mio primo orgasmo sotto la sua ...