FUR ELISE DVD capitolo 4
Data: 28/07/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Karina, Fonte: RaccontiMilu
... con il quale mi accingo a fare all’amore è per me quasi un rito religioso nel quale io sono sia la sacerdotessa officiante che l’offerta sacrificale. Lo precedetti lungo il corridoio consapevole che gli occhi di Ben non si staccavano dal mio fondo schiena che anche adesso che non sono più una ragazzina, a dire di molti è la mia parte migliore. Il plug che avevo nell’ano rendeva il mio camminare voluttuoso e ricco di promesse per l’uomo che mi seguiva allupato, anche se purtroppo il suo pene sapevo non essere eretto, ma gonfio lo era sicuramente. Contrariamente a quello che speravo non mostrò di avvedersi della gemma azzurra che decorava la base del plug e che emergeva dal mio sedere. Pensai che essendo il plug profondamente immerso nelle mie natiche non fosse visibile, ma non era così perché lui la vedeva ma perfidamente faceva finta di nulla.
La prima cosa che facemmo fu andare sotto la doccia. Dopo esserci abbondantemente insaponati ci stringemmo accarezzandoci un l’altra nel mentre le nostre lingue venivano aspirate dalle nostre bocche e io sospirando strofinavo le mie tettine contro il suo petto. Dopo avermi fatto girare indugiò a percorrere più volte la mia schiena poi scese ad apprezzare le pagnottelle del mio culetto e finalmente (?) si accorse del plug immerso in esse e ne fece oggetto delle sue attenzioni. Lo mosse mentre mi baciava golosamente in bocca, lo estrasse soffocando il lamento che sfuggì mio malgrado, e che mi sfuggì ancora quando me lo spinse ...
... nuovamente dentro.
– Sei una porcellina sai? Ti piace averlo nel culetto? La domanda accese la mia immaginazione. – Si. . . Risposi mettendogli ancora la lingua in bocca, ignorando volutamente le implicazioni che la mia risposta comportava. Lui lo estrasse e quando lo spinse nuovamente, appena superata la parte ogivale venne aspirato letteralmente nei miei glutei, lo fece ancora . . . – Si. . . Ben, si . . . mi piace! Dissi fra un lamento e l’altro.
Lo estrasse e lavò il mio buchetto passandoci più volte il dito insaponato all’interno, quindi sciacquato l’oggetto lo presentò alla mia bocca perché lo, ricoprissi della mia saliva e me lo infilò nuovamente non togliendolo neanche dopo che ci fummo sciacquati e asciugati. Lo precedetti lungo il corridoio dimenando coscientemente il sedere consapevole che lo sguardo dell’uomo questa volta sicuramente non si staccava dalla piccola gemma che lo impreziosiva. Giunti in camera salii ginocchioni sul letto e incavate le reni, mi misi china e volto il viso verso di lui mi offrii senza dire nulla guardandolo avvicinarsi con il viso alterato. – Piccola adorabile troietta . . .
Aspettai con il fiato sospeso; salì dietro di me; per lunghi istanti non successe nulla, poi le sue mani mi divaricarono le ginocchia, risalirono carezzevoli le mie natiche, percorsero le mie reni, la mia schiena, il mio collo. . . – Sono la tua troietta Ben, la tua puttanella . . . lo vedi che sono pronta? Che puoi farmi quello che vuoi? Non sapevo neanch’io quello ...