1. FUR ELISE DVD capitolo 4


    Data: 28/07/2024, Categorie: Etero Autore: Karina, Fonte: RaccontiMilu

    Il lunedi successivo finita la scuola ritornai dal mio amico Ben. Adesso era a giorni alterni che ci vedevamo ma non sempre facevamo sesso, a volte mi aiutava a fare i compiti e vi assicuro che era alquanto esigente verso la sua giovane amica. L’orario era sempre lo stesso e visto l’avanzare della bella stagione, mi aspettava seduto su una panchina all’ombra nel vicino parco cittadino, leggendo o facendo finta di leggere il giornale. Vedendomi comparire all’inizio del viale, ripiegava il giornale e messolo sotto il braccio si alzava sorridente e una volta vicina si chinava leggermente per il bacio sulla fronte quindi mi sbarazzava dello zainetto con libri e quaderni e ci avviavamo verso casa sua.
    
    Questo lunedì non so se si accorgesse del mio incedere alquanto incerto dovuto al plug immerso nel mio culetto il quale ad ogni passo mi procurava un languore particolare per niente fastidioso, anzi piacevole. Per questa ragione dovevo fermarmi ogni tanto perché lui, quel corpo estraneo si muoveva sensibilmente il che mi turbava non poco. In questi due giorni mi ero esercitata a tenerlo praticamente in continuazione salvo per le mie necessità fisiologiche e durante la notte in quanto non sarei riuscita a prendere sonno.
    
    Il giorno innanzi cioè domenica, dopo la doccia avevo preso il plug, lo avevo cosparso di sapone liquido neutro e voltandomi di tre quarti, un piede sopra il bordo della vasca da bagno mi ero guardata allo specchio mentre mi immergevo nei glutei l’oggetto. Ormai ...
    ... mi ero abituata al leggero dolore provocato dalla dilatazione dell’ano a cause della dimensione del bulbo che, nella parte maggiore superava le dimensioni di un grosso membro e che al suo brusco restringersi, mi procurava quel particolare disagio dovuto al non riuscire a chiudere del tutto i muscoli sfinterici, però l’uno e l’altro scomparivano presto. Sempre guardandomi allo specchio mi ero esercitata a stringere e rilassare l’ano provocando un visibile e piacevole movimento dell’oggetto, movimento sufficiente a indurre in me un’eccitazione che cercai, anche dopo che mi fui rivestita per accompagnare i miei a messa.
    
    – Mi sei mancata sai Lisetta? – Anche tu Ben, anche tu! Non dicemmo altro; appena dentro casa mi afferrò alle natiche facendomi flettere contro di lui. Gli offrii la lingua che le sue labbra aspirarono dolcemente, la ritirai aspirando la sua lingua poi ad occhi chiusi ce le lambimmo un l’altra, lambì le mie labbra, le prese fra le sue succhiandole amorevolmente.
    
    – Ho voglia Ben . . . – Lo so piccola lo so! Mi sollevò fra le braccia e mi portò in camera da letto dove accennò a spogliarmi. I suoi gesti forse a causa della sua emozione erano goffi, così arretrando di un passo fui io a svestirmi. Vista la stagione non avevo molto da togliere; via la camicetta, la maglietta, le scarpe da ginnastica, i pantaloncini, le mutandine che subito nascosi sotto la maglietta in quanto zuppe sul davanti, nel mentre anche Ben si spogliava.
    
    Mettermi nuda davanti all’uomo ...
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