In due? No, in tre.
Data: 27/07/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Tabù
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
Una lei bendata scoprirà che insieme al suo uomo c'è anche una donna.
Silvio mi teneva sulle ginocchia, in attesa.
Io ero bendata, vestita con un vestitino di cotone leggero, non avevo reggiseno e slip, come lui mi aveva chiesto.
Mi disse che sarebbe stata una serata speciale, un pò diversa, che avrebbe realizzato alcune mie fantasie.
Era stranamente eccitato, probabilmente pensava a quello che sarebbe successo, probabilmente si eccitava a vedermi così indifesa, pronta a quello
che lui aveva preparato per me.
Sentivo la sua erezione attraverso il mio vestitino leggero.
Era poco che lo frequentavo, ma ogni volta che stavo con lui era una sorpresa, mi faceva impazzire, ero totalmente alla sua mercè, poteva farmi tutto, chiedermi di tutto.
Mi aveva fatto schiava con la sua sensualità, per come sapeva usare le mani, la lingua e quel fantastico cazzo che ora premeva contro il mio culo.
Mi accarezzò la testa, come si fa con un cucciolo, sapeva essere terribilmente dolce e allo stesso tempo tremendamente eccitante.
La sua mano calda passò sul mio viso, sfiorò la benda nera che mi aveva fatto mettere, si fermò sul collo.
Sentivo il suo respiro nell'orecchio, mi sussurrava con voce roca che ero sua e che quella sera anche lui si sarebbe divertito "sei la mia troietta, ma devi avere pazienza".
Cavolo, mi ero già bagnata, speravo non se ne accorgesse, si arrabbiava molto quando succedeva troppo in fretta perchè poi raggiungevo subito l'orgasmo e non ...
... avevo più voglia di giocare.
Con un dito mi sfiorò le labbra ed io sentivo che qualcosa si muoveva all'interno di quella stanza di motel dove mi aveva portato...il cuore mi batteva forte, ma questa agitazione aveva avuto l'effetto di farmi indurire i capezzoli.
Credo che se ne accorse, Silvio si accorge sempre di ogni mio cambiamento.
Portò il dito indice nuovamente sulle labbra e me lo offrì da succhiare, questo lo faceva impazzire. Con la lingua cominciai a fare piccoli cerchi, facevo sparire quel dito nella mia bocca, lo leccavo con avidità... ahh se avessi avuto il suo cazzo ora nella bocca!
Lui lo faceva apposta, sapeva quanto mi piacesse.
Con l'altra mano mi cercò il seno, abbondante sotto il vestitino contro cui premevano i capezzoli inturgiditi e vogliosi.
Fece in modo che una tetta uscisse dal vestito e fosse scoperta e pronta ad essere palpata dalla sua mano grande.
La soppesò, la fece sobbalzare, la strizzò con movimenti ritmici, mentre io cieca, mi agitavo dal piacere sulle sue ginocchia.
Stuzzicò il capezzolo, lo prese fra il pollice e l'indice e lo strinse quasi fino a farmi male, ma il mio era solo piacere sublime.
Liberò anche l'altra tetta e da dietro cominciò a palparmi oscenamente, con una foga a stento trattenuta, giocava con i miei capezzoli, li teneva ora tra indice e medio, come fossero sigarette, li tirava in avanti, li torturava.
Io ero appoggiata con la schiena al suo petto, allargai istintivamente le gambe, come facevo a ...