1. Cari, vecchi amici ( seconda parte: l’inculata)


    Data: 27/07/2024, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... marito, lui pensa solo e soltanto al calcio, per lui non c’è altro nella vita. A te non piacerà il pallone, vero?”
    
    “A me? – dissi io – Io le uniche PALLE che amo fare e vedere giocare sono le mie, anzi, io ho sempre detto che oltre agli accaniti tifosi del pallone, ci vorrebbero altrettanti tifosi accaniti delle fiche delle loro mogli, pronti a chiavarle ad ogni trasferta della squadra del cuore.
    
    Comunque, ora basta parlare di questo, penso che noi due ci siamo capiti, questa volta, a primo acchito, non come nel passato”.
    
    “Hai ragione – riprese lei – è meglio pensare a noi, adesso, anzi, a me, io non ho goduto né stamattina né ora” e, presomi per il cazzo, chiese dove fosse il bagno e lì si diresse tirandomi dietro di lei.
    
    Entrati nel bagno, mi fece sedere sul bidè, si posizionò alle mie spalle, aprì l’acqua fredda e la diresse sull’uccello ormai moscio, per farlo rinsavire; poi, riempita la mano col sapone liquido, ed aperta l’acqua tiepida, iniziò ad insaponarmelo, sussurrandomi dolci porcate nell’orecchio, poi passò la mano insaponata sotto lo scroto e, raggiunta la parte posteriore, iniziò un dolcissimo massaggio al mio ano, che scatenò l’immediata erezione dell’uccello; al che, vista la reazione provocata dal massaggio, si mise di lato a me, guardandomi fisso negli occhi, infilò la mano sinistra nel bidè dietro il mio culo, se la insaponò con la destra e puntò decisa il suo dito medio all’ingresso dello sfintere, infilandolo lentamente dentro, baciandomi con ...
    ... foga e menandomi l’uccello con la mano destra.
    
    Poi, avvicinando la bocca al mio orecchio, sussurrando mi disse: “Sai, oggi ho mangiato pochissimo per non riempirmi lo stomaco, e poi ho fatto anche un clistere per svuotarmi dietro.
    
    Voglio che tu prenda l’ultima mia parte ancora vergine. Non l’ho mai dato a nessuno, perché ritenevo che dovessi darlo a chi veramente l’avrebbe meritato, ed ora ho finalmente ritrovato l’uomo che ho sempre sognato, e che mai avrei immaginato fosse a sua volta interessato a me”.
    
    Queste parole mi fecero salire il sangue alla testa, mi risciacquai prima che venissi nuovamente con quel mix di dito nel culo, sega insaponata e frasi lussuriose, la presi in braccio, la portai nel salotto dove la adagiai sul divano letto, che aprii in due secondi. Dopo di che mi tuffai a baciarla ed a leccarla dappertutto, cominciando dalle tette, ancora impiastricciate del mio seme, per poi scendere lungo il pancino di una morbidezza serafica, per giungere poi al monte di venere, oramai grondante di umori che avevano letteralmente inzuppato la parte inferiore delle mutandine, che scostai per fare posto alla mia bocca, assetata della lussuria che quella donna, chissà da quanto tempo, serbava dentro di sé. Leccai dapprima l’interno delle cosce, poi le grandi labbra, leccavo e deglutivo, poi, raggiunta la clitoride, allargai con le mani i lembi di pelle circostanti e, spuntato nella sua maestosità, lo colpii con la punta della lingua, lo leccai, poi lo afferrai con ...
«1234...7»