L’ho spinta a tradire (racconto) parte 4
Data: 26/07/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
Il bar vicino alla Pain4Gain sembrava il crocevia di una grande città. Clelia trovava rilassante osservare il continuo via vai dei clienti, divertendosi a capire se fossero o meno frequentatori della palestra dalle ordinazioni che facevano. A volte il fisico lasciava pochi dubbi, altre era più difficile indovinare.
Le centrifughe erano le preferite dalle donne, mentre gli uomini erano più orientati verso i frullati proteici. Quel giochino la distraeva dai pensieri cupi, tenendole occupata la mente.
Dal giorno in cui Marco si era chiuso alle spalle la porta della casa in cui avevano vissuto insieme per sette anni, lasciandosi dietro un vuoto spaventoso e la foto del loro matrimonio strappata a metà, era trascorsa ormai una settimana. Da allora aveva passato tutto il tempo in cui non era al lavoro piangendo o dormendo, con Real Time TV a farle compagnia, in modo da riempire la solitudine che la divorava dall’interno con chiacchiere televisive fuse insieme in un inintelligibile rumore bianco.
Giulio le aveva inviato almeno una cinquantina di messaggi, ai quali non aveva mai risposto, finché non gli aveva detto chiaro e tondo di sparire e lasciarla in pace.
Forse era stata troppo dura con lui, ma il solo pensiero di rivederlo, al momento, le provocava un accesso di rabbia.
Se la sua vita era andata in pezzi gran parte della responsabilità era di Giulio. Crederlo fermamente le rendeva più facile sopportare la situazione. Lui l’aveva manipolata, spingendola a ...
... credere in una realtà completamente alterata che esisteva solo nei suoi desideri.
“Non sarà che hai preferito crederci perché volevi farlo?” le rinfacciò la sua parte razionale, e quasi istantaneamente gli occhi le si velarono di lacrime.
Mentre cercava un fazzoletto di carta nella O bag, piena all’inverosimile di oggetti gettati alla rinfusa, Laura la raggiunse al tavolo, elegantissima in un tailleur Gucci color crema nonostante fosse appena uscita dalla palestra.
Quando vide in che stato era, la fece alzare e l’abbracciò con forza, premendo i seni generosi contro i suoi. La tenne stretta per parecchi secondi, facendola sentire rassicurata e protetta.
«Raccontami tutto» la esortò, appena ebbero finito i caffè che Laura aveva ordinato per entrambe a un cameriere adolescente. Clelia tirò su col naso e cercò di mettere ordine nel caos che aveva in testa. Ebbe la tentazione di edulcorare il racconto, ma appena cominciò a parlare il flusso di parole divenne violento e incontrollabile come la piena di un fiume.
A mano a mano che la storia si dipanava vide gli occhi di Laura spalancarsi per la sorpresa, ma non vi lesse il disprezzo che aveva temuto, e messo in conto, di dover sopportare.
«Questo Giulio com’è?» le chiese Laura ad un tratto, usando il tempo presente, cosa che la infastidì un pochino .
«Era carino e gentile, almeno all’inizio» rispose, usando deliberatamente l’imperfetto per chiarire che si trattava di una storia passata. «Mi riempiva di attenzioni e ...