Tutto può succedere
Data: 25/07/2024,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... soggiorno. Chiusi gli occhi, lo strinsi e sentii il mio cuore accelerare, sentii la sua barba di un giorno raschiare contro la mia guancia e lo strinsi ancora più forte, lo sentii allontanarsi, aprii gli occhi, per un momento lo fissai nei suoi e poi, senza una parola, lui spinse le sue labbra contro le mie e cominciò a baciarmi.
Dio, non avevo idea di cosa fare. Non sapevo se dovevo spingerlo via o tuffarmi e rispondere. Non potevo fingermi una santarellino, l’avevo fatto con ragazzi un paio di volte all’università. Ma non mi ero mai sentito a posto, avevo sempre sentito come se mancasse qualche cosa. Lo stesso come con tutte le ragazze con cui ero stato, avevo sempre sentito come ci fosse qualche cosa d’altro di cui avevo bisogno, qualche cosa che nessuno poteva darmi, qualche cosa che nessuno poteva soddisfare, che nessuno poteva capire e che nessuno avrebbe potuto fare bene eccetto… Roby.
Un'onda d'emozione mi attraversò, mi strinsi a lui e restituii impazientemente il bacio, stupito dalla sensazione di pomiciare con un simile bel fusto e realizzare che stava davvero succedendomi con l’unico ragazzo che avevo desiderato fin dall'infanzia. Spinse con forza la lingua muscolosa nella mia bocca alla ricerca della mia, mio Dio, c'era qualche parte di quel ragazzo che non era muscolosa? Ed io spinsi la mia contro la sua, lottando, stuzzicando, avvolgendo e leccando, rendendo tutto il mio corpo stimolato, vivo ed affamato di lui. Ci allontanammo a sufficienza per ...
... guardarci un momento negli occhi e più di qualsiasi altra cosa capii che avevo bisogno di sentire la sua pelle nuda contro di me.
Gli alzai la t-shirt, lui alzò le braccia e mi permise di togliergliela, vedere quel corpo incredibile mi lasciò senza fiato. Poi lui fece lo stesso per me, ritornammo ad abbracciarci ed io sentii quei muscoli nerboruti e lisci schiacciati contro il mio corpo magro, mentre lo facevamo disperatamente, le nostre pelli così calde già stavano sudando. Mi baciò il collo, leccò il torace e mordicchiò i capezzoli, io avvolsi le mie braccia intorno alla sua testa e spalle, godendo ogni minuto di quei momenti. In breve lo sentii slacciare la mia cintura, sbottonare ed aprire la cerniera dei miei jeans. La sua mano scivolò nei miei boxer e le sue dita attraversarono il mio cespuglio. Il mio cazzo era così duro che pensai che sarei venuto subito.
“Alzati,” disse mettendosi dietro di me. Io mi alzai appoggiandomi alla sua spalla per avere un appoggio e fui in piedi di fronte a lui.
Roby fece scendere lentamente i miei jeans alle ginocchia, se sue mani forti scivolarono sulle mie natiche attardandosi su ogni curva. Poi fece scivolare le mani nelle gambe dei miei boxer, toccando delicatamente il mio inguine, lo scroto, tutte le aree sensibili della mia pelvi e la mia carne irrigidita.
“Ragazzo,” disse, “Non c’è più spazio qui. Dobbiamo toglierteli.”
“Anche tu,” dissi io. “Togliamo quei jeans, non vorrei che tu ti surriscaldassi.”
Ci sorridemmo e ...