Tutto può succedere
Data: 25/07/2024,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... vecchio sorriso storto sulla mascella che ora sembrava cesellata. A dire la verità non era diventato più alto di me, ma la sua figura sembrava sovrastarmi.
“Allora,” disse sorridendo, “posso entrare?”
“Certo!” Afferrai la sua mano, gliela strinsi e lo tirai dentro. “Dio! È bello vederti!”
“Sì, anche per me! È passato tanto tempo, vero?”
“Troppo. Gesù, Roby non ci potevo credere quando hai chiamato.”
“Uh, ora mi chiamano Roberto.”
“Oh. Allora… come vuoi che ti chiami? Roberto? O Roby?”
Ci pensò per un minuto e poi mi lanciò il sorriso più caldo che avessi mai visto.
“Roby.”
Ci sorridemmo e passammo in soggiorno. Stappai un paio di birre per noi, precipitammo sul divano e cominciammo a raccontarci l'un l'altro cosa avevamo fatto in tutti quegli anni. In breve mi sentii come se fossimo di nuovo bambini, quando dopo la scuola parlavamo di calcio e condividevamo ogni nostro pensiero senza la minima riserva o imbarazzo. Era grande essere di nuovo con lui, essere nella stessa stanza a vedere quegli occhi brillanti e quel sorriso incredibile tutti per me come ai vecchi giorni. Ad essere onesto avevo una fame da morire e sono sicuro che fosse così anche per lui ma prima di uscire a cena volevo tenerlo un po’ solo per me.
“Mi sembra che ti sia tenuto in buona forma.” Disse.
“Sì, facevo cross a scuola. Faccio ancora qualche gara e di tanto in tanto porto a casa qualche medaglia.”
“Però.” Lui mi guardò su ed io fui orgoglioso che il mio amico ne ...
... fosse entusiasta.
“Allora, ti interessi ancora di calco?” Era una cosa stupida da dire; stavo agendo come se fossimo ritornati ai nostri incontri giovanili.
“Sì, ho giocato nelle giovanili e poi in una serie minore.”
“Wow! Grande!”
“Ahh, non proprio, era una serie molto minore ed alla fine lasciai.”
“Non importa. Sei stato pagato per giocare a calco, sei un professionista. E’ molto di più di quanto la maggior parte di noi possa dire.”
Roby sorrise. “Sei sempre stato il mio più grande fan.” Fece scivolare un braccio intorno alle mie spalle ed io istintivamente mi allontanai.
“Che c’è?”
“Nulla, solo… non me l'aspettavo, questo è tutto.”
“Non so perché. Camminavamo con le braccia uno intorno alle spalle dell’altro, ricordi?”
“Sì, quando avevamo otto anni. Ora siamo cresciuti.”
“Non fa differenza.” Agganciò il gomito intorno alla mia nuca e mi tirò verso la sua testa. “Se voglio mettere un braccio intorno alle spalle del mio amico, metterò un braccio intorno alle sue spalle. E se io voglio abbracciare il mio amico, lo abbraccerò. Ok?”
“Ok.”
“Ora voglio abbracciare il mio amico.”
Lo guardai negli occhi. Erano larghi ed onesti ed assolutamente seri.
“Ok…”
Lui sorrise, si chinò e mise le sue braccia intorno a me. Io fui stretto e sentii che il suo corpo muscoloso pigiato contro il mio, ed era bello. Mi sentivo dannatamente a mio agio ad essere tenuto tra le braccia del mio vecchio amico, questo fusto muscoloso che era arrivato nel mio ...