Cinque amiche puttane, una marchesina e il lupo (e un po’ di singoli!)
Data: 09/09/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
Mi guardai intorno, ancora incredulo della situazione che si era creata. Le guardai una alla volta; erano tutte bellissime. Il loro occhi scintillavano di malizia, di trepida attesa. Scintillavano di gioia e di voglia di vivere. Nel loro sguardo vedevo la selvaggia libertà di donne che si erano liberate dai dubbi, dai tabù, dalle paure. Erano così maledettamente femminili, ciascuna suo modo e ciascuna con lo stile che gli era più proprio. C’era chi aveva scelto di valorizzare il proprio seno che sembrava esplodere sotto la giacca leopardo, indossata senza nulla sotto se non un delizioso reggiseno che sembrava quasi fare esplodere quelle sensuali forme. Chi invece aveva deciso di stuzzicare i maschietti con le gambe quasi scoperte; il vestito era così corto che a ogni movimento appariva il pizzo delle autoreggenti. C’era chi puntava sul colore rosso acceso della propria camicetta trasparente. Chi invece aveva optato per una femminilità meno esibita, con un lungo abito nero che sarebbe stato appropriato anche in contesti meno libertini. Le ammiravo stupefatto della magia tutta femminile per grazia della quale una donna normale diventa improvvisamente irresistibile.
Le mie amiche erano tutte già belle al naturale. Le avevo viste sonnacchiose al risveglio e continuavano a piacermi. Ma quella sera non erano solo belle ragazze: erano Dee. Da ammirare e da onorare. La misteriosa forza di Shakti, l’energia primordiale che alberga nella donna era in tutte loro. Risplendeva come ...
... un’aura attorno ai loro corpi armoniosi. Avvertivo in tutte quella energia repressa e quel desiderio unico di essere libere e di potersi esprimere fuori dal mondo ipocrita e ingiusto del giudizio. Il trucco, i capelli… erano semplicemente perfetta nella loro unicità.
Le contai: una, due, tre, quattro… cinque!! Non penso che il locale in cui stavamo per fare ingresso avesse visto spesso una tale combriccola. Le coppie sono la norma; i singoli l’indispensabile complemento alto pagante. Le singole, sole o in gruppo? Rare, rarissime. Un uomo con cinque donne? Mah, chissà se era mai successo. Come un sultano mi stavo beando del mio provvisorio harem. Adoravo quella sensazione, anche se ero naturalmente conscio che le ragazze erano libere nel senso più ampio del termine. Nessuna di loro, neppure quelle con cui avevo una relazione più intima e profonda, aveva obblighi o vincoli da parte mia. Come sempre il mio mantra era libertà nel rispetto. Quando lasciammo giacconi cappotti all'ingresso le mie amiche apparvero in tutta la loro sensuale bellezza. Feci l’ingresso trionfale che avevo sognato e ci avviammo al tavolo che era stato prenotato. Devo essere sincero e dirla tutta: come fece maliziosamente notare Amélie “non sei tu che porti noi, siamo noi che portiamo te!”.
Era il compleanno della nostra cara Akira. La sua debordante voglia di vivere le aveva fatto organizzare all'ultimo (come sua abitudine) una serata in un noto locale fuori Milano. Lo conoscevo per esservi già stato ...