La cugina "cozza" 3 - l'imprevisto
Data: 25/07/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: meridiana90, Fonte: Annunci69
... perdere quella "morale" con un porco depravato come lui. Temporeggiai dicendogli di leccarmela ancora come aveva fatto il giorno prima ed alzai la gonna, spostando il tanga ma lui anzichè abbassarsi prese a menarmela forte e veloce con le dita, leccandomi tutto il collo. Stava contro di me, non voleva proprio andar giù a leccarla, voleva lo lasciassi entrare a tutti i costi. Annamaria non arrivava... Io ero strabagnata ed eccitatissima dalla stimolazione meccanica delle sue dita, stavo per cedere, poi un'idea... voglio provare a farti entrare dietro gli dissi. Dissi che ero curiosa di provarlo. Certamente non avevo idea del guaio nella quale stavo per andarmi a ficcare. Del dolore che avrei provato di li a poco. E dell'imbarazzo che avrei provato, sporcandolo di... Si alzò con gli occhi sgranati dall'eccitazione per quello che gli avevo appena proposto, sapevo che ad Annamaria l'aveva più volte chiesto ma lei si era assolutamente rifiutata. Mi girai mettendo le gambe ben divaricate, tirai su bene la gonna di jeans, ed allargai le natiche con una mano, con l'altra mi tappai la fica, per evitare che lo stronzo mi giocasse brutti scherzi... di fatti tentò di metterlo tra le mie dita ma feci la porca dicendo, "no, no, prima nel culo". Cominciò a sputare sul mio ano ed a cercare di penetrarlo con un dito, sempre più dentro, ovviamente non mi piaceva... qualcuno finalmente entrò nel bagno principale... non era lei... speravo non fosse una ragazza. Lui sputava sul culo e girava ...
... quel dito, ancora e ancora. L'indice entrò tutto dentro. Sobbalzai ma feci finta di godere dicendo, "oh, si, ancora"... lui godendo mi accontentò spingendo quel dito dentro a più non posso, poi lo tolse e vide il dito un pò sporco... il mio cuore cominciò a battere a tremila pensando mandasse tutto per aria, ed invece... lo asciugò malamente con la carta alla sua destra e provò col pisello. Dietro ero stretta, molto stretta ed ero anche molto preoccupata. Poggiò la punta e con una spinta decisa delle dita la premette dentro. Sentii una secca fitta, al punto che mi scappò una piccola lacrima di dolore ed ancora finsi di godere...pregando arrivasse al più presto quella stronza. Poi ecco. La porta si aprì, lentamente e dopo... la tempesta. Lei riconoscendolo subito l'afferrò per i capelli, urlando. Luigi cercò di ricomporsi alla meno peggio, col pisello ancora duro, lei lo prese a menare come poteva. Alzai il tanga velocissima e provai a scappare ma Annamaria riuscì ad afferrarmi per un braccio mentre urlava parolacce quasi incomprensibili. "Chi sei, lurida puttana" disse, "Cosa vuoi da me?" Urlava, poi mentre lui la teneva, per evitare picchiasse anche me, le dissi: "Ma come?! Dicevi che non ero buona neanche come puttana!", i due restarono di ghiaccio, finalmente mi riconobbero. Andai via da lì per risentirla quasi un mese dopo... loro due intanto si erano lasciati.
Stavolta venne a scusarsi. Non so, forse, per la solitudine. Quando scesi le scale e mi rivide, nonostante stavo ...