Vacanza al Sud – capitolo 1 –
Data: 24/07/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Mr.Goodbye, Fonte: RaccontiMilu
... in questi due giorni e mezzo di relax. Guardo l’ora: visto che è metà mattina e ho ancora un paio d’re prima di pranzo, decido di trascorrere il resto del tempo a passeggiare per i vicoli del paese. È decisamente carino: le case sono dipinte con colori dalle tonalità pastello e il traffico è davvero scarso. Sarà sicuramente un “paese per vecchi”, pochi giovai e poche attrattive per le serate, ma è molto bucolico e pittoresco. Devo dire che mi piace.
All’ora di pranzo, non avendo una meta particolare, decido di fare pausa al “famoso” ristorantino del cugino dell’ometto. Il locale si presenta subito bene, pulito e ordinato, con un giardinetto ben tenuto che si affaccia sulla piazza del paese e un’ombreggiata e deliziosa terrazza sul mare. Il colore dominante è il bianco, con tovaglie color panna, copri-macchie e tovaglioli anch’essi candidi. Nella piazzetta del paese c’è una bella fontanella a tema marino con delfini e pesci che sembrano rincorrersi, con un muretto dove vedo dei giovani intenti a chiacchierare. Il rumore del mare, in sottofondo, che mi lambisce i timpani è una vera delizia.
Non appena entro mi viene incontro il cameriere, pantaloni neri, camicia bianca, capelli neri corti, composto, educato, il viso pulito e ben curato. Gli spiego, con poche e veloci parole, chi sono, perché sono lì e, come poco prima, quando dico chi mi ha mandato, assisto ad un vero mutamento in chi mi sta di fronte, diventando quasi come uno di casa. Dentro di me sorrido e mi auguro ...
... davvero che non facciano sempre così con tutti e spero che tutto questo buonismo duri almeno fin dopo il momento del conto. Gentilissimo, il cameriere mi fa accomodare dove voglio io. È ancora presto e non c’è molta gente. Sono già quasi seduto, quando un tavolinetto attira la mia attenzione. Non ha assolutamente nulla di speciale, è esattamente come tutti gli altri, ma mi rendo conto che dalla posizione in cui si trova mi sarebbe possibile ammirare sia il mare che la fontana del paese.
Sono in bassa Italia, praticamente sul mare, al ristorante. Non sono un esperto di pesce, tutt’altro, ma un sano spaghetto allo scoglio, una grigliata e un piatto di cozze, questa volta, non me li toglie nessuno. Il pane sembra fatto in casa, ancora tiepido nelle mie mani quando lo spezzo. Il cestino è decorato con alcuni grissini, chiaramente caserecci, farciti con diverse spezie profumate. Vedo gabbiani volare sopra le nostre teste. Spengo il telefono e mi rilasso. Sono in vacanza, da solo, lontano da affanni e preoccupazioni. Tutto procede a meraviglia. Io ho già avuto modo di apprezzare i miei spaghetti quando i ragazzi della fontana se ne vanno. Continuo tranquillo a godermi il mio pranzo.
Lo spaghetto era davvero squisito e sono in pausa, in attesa del secondo, quando due ragazze sbucano nella piazzetta, forse da una stradina laterale e, passando accanto alla fontana, vengono dritte verso il ristorante. Una bionda, una castana. La bionda è carina, senza dubbio, ma per me, non esiste ...