1. In mountain bike


    Data: 22/07/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: bea2mila, Fonte: RaccontiMilu

    ... scherzi, ci sai fare molto bene””
    
    Allungai le mani verso lo zainettino della mia bici e presi un altro preservativo “”E sei anche ben fornita… scommetto che non è la prima volta che capita”
    
    “Può darsi” dissi guardandolo….. mi chinai verso lui e ricominciai di bocca, dopo averlo di nuovo passato con una salvietta bagnata per levare i resti del seme spruzzato prima.
    
    “Non ti piace il succo del maschio ?”
    
    “No per nulla”
    
    Rise. “A me invece quello di donna piace moltissimo”
    
    Approfittando del suo fisico possente mi prese per i fianchi e mi tirò su di se con i piedi verso la sua faccia. Mi fece appoggiare il corpo a se, senza farmi interrompere il pompino, e iniziò a leccarmi con avidità. Le mani aprivano le mie labbra e sentivo le lingua infilarsi,e bere i succhi, quelli di prima e anche quelli che dopo pochissimo cominciarono a uscire a tradire la mia eccitazione.
    
    Dopo qualche minuto di quel 69 sull’erba le sue mani arrivarono ai fianchi, e sentii che cercava di mettermi sull’erba come prima. Lo fermaii.
    
    “Ora a modo mio”
    
    Non obiettò. Gli infilai il secondo preservativo mi alzai, mi girai verso di lui e iniziai lentamente, dopo aver messo i piedi a fianco delle sue gambe, a sedermi sul suo cazzo.
    
    Ci volle qualche istante, ma riuscii nell’impresa e a mettermi comoda su di lui. La sensazione che avevo dal mio ventre era profonda, forte, mancava il respiro. Appoggiai le mani al suo petto forte e iniziai a muovere il bacino, destra e sinistra ...
    ... inizialmente, poi facendolo roteare per muoverlo dentro di me. Anche lui apprezzava la situazione….. mi afferrò i fianchi per assecondare i movimenti e renderli ancora più intensi. Mi fece abbassare le spalle verso di lui, alzò la testa e portò le labbra sui miei capezzoli, che erano duri e rigidi come il suo membro. Li afferrò tra i denti alternandosi tra uno e l’altro, e moltiplicando il mio piacere. Le sue mani tornarono a percorrere il mio corpo, a toccarmi il sedere, il solco tra le natiche, finchè il suo indice trovò il mio buchino
    
    “”Le hai provate proprio tutte…..” disse
    
    “”Scordatelo”” ribattei seccamente. L’indice continuava a muoversi, toccando quel piccolo ingresso
    
    “”Tranquilla non se ne parla proprio , ti farei solo del male””
    
    Effettivamente, considerato quanto sentito davanti, una eventuale penetrazione anale di quel cazzo così largo avrebbe potuto fare davvero dei danni
    
    “”Non vorrei mai che non riesci a tornare a casa da sola e devi chiamare il tuo ragazzo a prenderti perchè sei stata inculata “.
    
    “”Tranquillo sono single, nessun ragazzo, al massimo mi toccherebbe chiamare mio padre”
    
    Ridemmo, e, complice anche il piacere abbassai la guardia.
    
    Fu un attimo per lui prendermi e mettermi sdraiata su un fianco. Si mise dietro di me, alzandomi la gamba. Sentivo dentro la cappella, ma non andava oltre
    
    “Rilassati, stai tranquilla, ti piacerà”
    
    Alzò ulteriormente la mia gamba, mise due dita nella passerina, poi accompagnò il cazzo e dolcemente lo spinse. ...
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