Assuntina
Data: 21/07/2024,
Categorie:
Anale
Voyeur
Tabù
Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster
... fumato doveva essere davvero forte e sentivo crescere dentro di me i suoi effetti, sentivo che stava liberando i miei freni inibitori. Forse lo stesso stava capitando anche a lei, pensai.
Allungai una mano e la deposi su una delle sue cosce nude.
Lei la guardò e mi sorrise.
Con l'altra mano feci scivolare del tutto una delle sue spalline ed il suo seno destro sgusciò dalla camicia da notte.
Avevo le dita tremanti e sudate quando feci scivolare anche l'altra, e mi sentii il respiro affannoso quando mi ritrovai il suo seno nudo a pochi centimetri dal mio viso.
Ti piacciono?, mi domandò.
Invece di risponderle allungai entrambe le mani e le avvolsi intorno alle sue tette. Erano pesanti, piene e sode.
Sono bellissime, dissi con un filo di voce.
Me le lasciò toccare, carezzare, soppesare. Le titillai i capezzoli facendoli indurire e quando vi avvicinai il viso lei non si ritrasse e me le lasciò baciare, leccare e succhiare.
Era arrapato come una bestia e sentii che il cazzo, duro da scoppiare, stava iniziando a colare dentro i calzoni del pigiama. Avevo i coglioni doloranti e provavo la voglia impellente di svuotarmeli.
Quando feci per sfilarle la camicia da notte lei mi bloccò.
Calma giovanotto, mi disse perentoria. Accontentati di giocare con le mie tette. Sono fumata, ma non abbastanza da fare delle sciocchezze con mio figlio.
Sfogati così, con le tettone di mamma, mi disse infine con voce più dolce.
Vedo che hai il pigiama bagnato. Sei ...
... per caso già venuto?
Feci segno di no con la testa.
Allora cerca di venire. Non puoi certo stare in questo stato.
Potresti darmi una mano tu, provai a suggerire, ormai reso intraprendente dalla canna appena fumata.
Lei scoppiò a ridere.
Ma lo sai che sei proprio sfrontato! Comunque scordatelo. O riesci a venire così o vai al cesso e ti spari una sega.
Optai per la prima e con le mani e la bocca attaccate alle sue poppe mentre mi carezzava amorevolmente i capelli riuscii finalmente a godere facendomi una lunghissima sborrata dentro il pigiama.
Oddio, fece lei dopo che mi fui completamente scaricato, guarda come ti sei conciato! Sei tutto fradicio e mi hai bagnato anche le lenzuola.
Va bé, non fa niente. Adesso però vatti a ripulire e poi corri a letto. Deve essere tardissimo e domani avrai lezione.
Mi stava trattando come uno scolaretto e la cosa mi faceva incazzare. Ma come, lei faceva la maiala con la serva e con me si comportava da santerellina!
Vaffanculo, pensai mentre uscivo dalla sua stanza con i calzoni fradici che mi si appiccicavano addosso.
Seguirono giorni e notti di studio intenso nei quali non successe nulla.
Mio padre era via per lavoro, in Germania, e mia madre non passava più i pomeriggi in camera sua ma usciva con le amiche. I suoi giochetti con la cameriera li faceva probabilmente durante la mattinata, quando io ero all'università.
Dopo poco più di una settimana il babbo tornò dalla sua trasferta tedesca, come sempre ...