1. Bagnetto alla pupa


    Data: 19/07/2024, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... che ha capito. Ora non mettetevi a chiedere come e perché lo so, sono cose che si avvertono e non si spiegano. Gli prendo le mani e gli sorrido.
    
    - Scopiamo?
    
    Mannaggia, avrei dovuto dirgli “mi scopi?”. Dichiararmi oggetto e non soggetto, passiva e non attiva, pronta a essere sottomessa in ogni modo. E’ una cosa che gli fa partire più velocemente l’ormone. A lui come a un sacco di ragazzi, del resto. Invece mi è uscita così, pazienza, recupererò.
    
    Nei secondi di silenzio che seguono ci guardiamo negli occhi come se fosse una sfida a due. Lui tenta di reprimere inutilmente un sorrisino stringendo le labbra a culo di gallina. Risponde che aveva in mente un'altra cosa. No, attenzione, non è che non gli va di scoparmi ora. E' che deve fare lo stronzo, date retta a me. In un certo senso ci sta pure che faccia lo stronzo. Abbiamo cominciato in modo troppo soft per precipitarci a chiavare contro le piastrelle, per dirne una. E quindi alla mia domanda - in puro stile mandato-esplorativo - su cosa avesse in mente, risponde con quella faccia di cazzo che si ritrova che avrebbe potuto fare un altro paio di negroni e molestarmi sessualmente mentre cucinavo.
    
    Questa fantasia, è chiaro, se l'è inventata adesso. Per prendere tempo, menare il can per l'aia, provocarmi. Nonostante tutto, però, un crampetto me lo regala. Sapete, è bravo a leccare. E se davvero volesse inginocchiarsi dietro di me e leccarmela mentre cucino, beh… wow! Tuttavia, con un vero e proprio flash, mi compare ...
    ... improvvisamente davanti agli occhi la road map: so come inizia, so come va avanti, so come finirà. Oddio, per come mi conosco non posso proprio essere certa di come finirà, c'è sempre un momento in cui perdo il controllo. Però vabbè, intanto incominciamo.
    
    Per meglio dire: intanto comincio. Non è che devo aspettare il permesso di qualcuno. Gli slaccio la cintura dei pantaloni e gli dico che pensavo di ordinare su Glovo, che non mi va di cucinare. Non reagisce, mi guarda con sufficienza e mi fa "mi stai bagnando". "Sapessi io...". Per convincerlo di più gli apro i pantaloni e gli confesso che sennò potrei fargli la carbonara. Partono domande tipo se ho comprato le uova, il guanciale e il parmigiano. Per convincerlo proprio meglio-meglio gli infilo una mano sotto l'elastico delle mutande e rispondo che il parmigiano già c'era e che - per chi cazzo mi hai presa, per una che fa la carbonara con la pancetta? - certo che ho preso le uova e il guanciale. Quello che non ci diciamo, ma che sappiamo entrambi, è che il cazzo non mente, Luca. Non dico che sia duro come un sasso ma di certo non è a riposo. Sarebbe anche l'ora di piantarla, no?
    
    - Ti asciugo e andiamo di là?
    
    No, non mi asciughi e non andiamo di là. Qui. "Qui?". Sì, qui, sul lavandino e non chiedere perché. Nulla da fare, lui deve chiedere, deve sapere. Deve fare l’homo sapiens sapiens quando invece io vorrei un bisonte infuriato. "Perché qui?", mi fa venendomi alle spalle. Lo perdono solo perché mi prende le tette tra ...